Formazione – Accesso alla professione

Il servizio Sanitario Nazionale lamenta da anni la carenza di personale. Alcuni governatori regionali hanno chiesto di rivedere il numero chiuso per l’accesso alle facoltà di Medicina. L’Anaao Assomed (il sindacato più rappresentativo dei medici del SSN) ha risposto con un duro comunicato che parla di proposta che vuole nascondere il “fallimento politico” delle regioni nella gestione della sanità. Il problema secondo il sindacato non è la carenza di laureati, ma l’assenza o l’insufficienza di programmazione per l’organico del Servizio Sanitario Nazionale. Negli anni scorsi l’Italia si collocava ai primi posti in Europa per numero di medici. Secondo le ultime rilevazioni questo dato sta cambiando, ma siamo comunque al di sopra della media dei paesi UE.
Quali sono dunque le cause reali delle difficoltà del Servizio Sanitario Nazionale e che relazione c’è con le regole di accesso alla professione medica?

Francesco Maria Avato già professore di Medicina legale, Università degli Studi di Ferrara

Danilo Mazzacane – Oftalmologo, segretario del Gruppo oculisti ambulatoriali liberi (GOAL), referente della Commissione medicina del territorio dell’Ordine dei Medici di Milano

• perché si è deciso di regolare l’accesso alle facoltà di medicina
• la pletora medica
• l’organizzazione universitaria
• il senso del numero programmato
• come programmare gli accessi
• gli effetti della liberalizzazione

• perché si parla di imbuto formativo
• i rapporti tra università e professione
• come orientare la formazione sulle reali necessità lavorative

• i problemi della programmazione in Italia e in Europa
• il fabbisogno reale
• i “camici grigi”
• perchè i giovani non sembrano attirati dalla medicina generale
• dipendenti o liberi professionisti
• la medicina sempre più al femminile

• i problemi della programmazione in Italia e in Europa
• il fabbisogno reale
• i “camici grigi”
• perchè i giovani non sembrano attirati dalla medicina generale
• dipendenti o liberi professionisti
• la medicina sempre più al femminile

• l’evoluzione tecnologica e i cambiamenti nell’esercizio della professione medica
• l’attività diacronica e sinergica dei professionisti
• la responsabilità d’équipe nei confronti del paziente
• i cambiamenti strutturali
• il superamento della dicotomia pubblico privato
• la medicina viene sempre esercitata nell’interesse pubblico
• le strutture del servizio sanitario devono essere più integrate

• la pandemia ha travolto sia medici sia i pazienti
• il medico è una figura professionale diversa dal passato
• il lavoro dev’essere organizzato diversamente
• le nuove esigenze dei giovani e delle donne medico
• ripensare orari di lavoro e quota variabile
• la sanità come volano della ripresa economica