La Commissione Europea (CE) ha approvato il vaccino pneumococcico coniugato 21-valente (V116) di MSD specificamente progettato per proteggere gli adulti dai sierotipi responsabili della maggior parte dei casi di malattia pneumococcica invasiva.
Tommasa Maio, responsabile nazionale Area Vaccini della Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG) ha dichiarato:
nella nostra pratica quotidiana con i pazienti adulti, riconosciamo l’importante impatto che le malattie invasive e le polmoniti da pneumococco possono avere sulla salute delle persone, in particolare nella fascia anziana. L’approvazione di questo nuovo vaccino rappresenta un avanzamento cruciale nella prevenzione di queste patologie, poiché è specificamente progettato per adulti e anziani. Gli studi clinici hanno dimostrato la sua efficacia e sicurezza, garantendo la migliore compliance; infatti, con un’unica somministrazione, il soggetto è protetto per tutta la vita contro la malattia pneumococcica”.
“Attualmente – ha aggiunto Maio – le coperture vaccinali per questa immunizzazione risultano ancora lontane dall’obiettivo del 75%. È fondamentale e possibile intensificare gli sforzi per prevenire queste patologie di rilevante importanza. In qualità di Medici di Medicina Generale, abbiamo già dimostrato la nostra capacità di fare la differenza nella vaccinazione degli adulti. Oggi, grazie a questa innovazione, abbiamo l’opportunità di esercitare un impatto significativo sul miglioramento della salute e del benessere della nostra popolazione anziana”.
Enrico Di Rosa, presidente della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) ha sottolineato:
grazie all’approvazione della Commissione Europea con questo nuovo vaccino per la prima volta potremo contare su una nuova opzione specificatamente pensata e sviluppata per la popolazione adulta. il nuovo vaccino coniugato 21-valente può essere considerato una soluzione “su misura” perché è stato disegnato sulla base dell’epidemiologia specifica di questa popolazione estendendo la copertura sierotipica a quei ceppi che interessano specificatamente adulti e anziani, con l’effetto di ampliare la copertura dei sierotipi, mantenendo, al tempo stesso, l’efficacia.”