A seguito di uno screening, che lo scorso giugno ha coinvolto 127 bambini in età prescolare (3 – 4 anni) a San Giuliano Milanese, comune dell’hinterland di Milano, in un bambino su cinque sono state riscontrate alterazioni visive che meritano attenzione specialistica.
L’iniziativa promossa da Vision+ ETS insieme al Rotary Club Borromeo Brivio Sforza e al Comune di San Giuliano Milanese, ha accertato dati in linea con la media nazionale. Nel 15% dei casi sono stati rilevati difetti di refrazione come astigmatismo o ipermetropia, mentre il quadro complessivo evidenzia come oltre il 20% dei bambini necessiti di ulteriori approfondimenti clinici. Da questo scenario emerge con forza l’urgenza della prevenzione precoce, considerato che quasi la metà dei bambini non era mai stata sottoposta prima a una visita oculistica.
“Questi risultati confermano l’importanza cruciale della prevenzione in età prescolare”, spiega il professor Demetrio Spinelli, già Direttore della S.C. oculistica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico I.C.P., Presidente di Vision+ ETS, e aggiunge:
la funzionalità visiva si completa nei primi anni di vita e le alterazioni, se non diagnosticate tempestivamente, possono compromettere definitivamente lo sviluppo della vista, che a sua volta può incidere sulla vita di relazione del bambino.”
La prevenzione oftalmologica nei bambini
A Danilo Mazzacane, oculista e segretario generale di GOAL (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi) abbiamo posto delle domande in merito alle azioni di prevenzione oftalmologica nei bambini in età prescolare.
Perché la prevenzione oftalmologica è rilevante sin dalla nascita e durante tutta l’età pediatrica?
La prevenzione oftalmologica è di notevole importanza non solo per diagnosticare e curare difetti visivi e patologie prettamente oculari, ma anche per contribuire alla valutazione di problematiche oculari nel contesto di malattie sistemiche, che richiedono un approccio multidisciplinare”.
Quali sono le conseguenze dei vizi refrattivi non corretti precocemente?
Le problematiche oculari legate a vizi refrattivi, se non corrette tempestivamente, possono influire negativamente sul percorso cognitivo dei bambini, con risvolti sfavorevoli sulla sfera scolastica; inoltre, l’avvento dei sistemi digitali comporta un incremento dello stress visivo”.
Qual è il ruolo della valutazione oculistica nei disturbi dell’apprendimento e nello sviluppo adolescenziale?
La diagnosi neuropsichiatrica infantile dei disturbi dell’apprendimento necessita della valutazione oculistica; inoltre, alcune patologie oculari non presenti alla nascita possono manifestarsi nel corso dello sviluppo adolescenziale”.
In che modo la variabilità etnica della popolazione incide sull’approccio oftalmologico in Italia?
La presenza, nel territorio italiano, di individui appartenenti a diverse etnie rende necessario considerare predisposizioni a problematiche oculari differenti rispetto a quelle notoriamente diffuse e conosciute nella popolazione autoctona”.
Quali figure professionali devono collaborare nella prevenzione visiva in età prescolare e scolare?
È richiesta una sinergia fra le varie figure professionali coinvolte, in particolare pediatra, oculista e ortottista; inoltre, si auspica il ritorno della presenza del medico scolastico in una veste moderna”.
Quali interventi sarebbero auspicabili per la promozione della salute visiva nei bambini e negli adolescenti?
È auspicabile la realizzazione di un “gioco di squadra” da parte dei professionisti dediti alla visione, il coinvolgimento delle istituzioni che governano il sistema sanitario e l’attivazione di programmi di educazione sanitaria visiva rivolti alle famiglie e inseriti anche nel percorso scolastico”.



