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Vescica iperattiva, un approccio multidisciplinare può migliorare la qualità di vita

La vescica iperattiva (OAB Over Active Bladder) è una condizione caratterizzata da sintomi come urgenza di minzione, incontinenza da urgenza, nicturia. Si tratta di un disturbo frequente nel sesso femminile con una prevalenza nei paesi occidentali stimata in Italia stimata tra l’8 e il 16% della popolazione generale. Il disturbo si riscontra con maggiore frequenza nella fasce di età più anziane. La vescica iperattiva può portare a una sensibile diminuzione della qualità di vita.

Un nuovo studio pubblicato su Jama network open suggerisce che un approccio multidisciplinare, che comprenda anche un intervento di tipo cognitivo-comportamentale, possa dare maggiori risultati, rispetto alla sola terapia convenzionale, per la qualità di vita delle pazienti.

Uno studio randomizzato per verificare i benefici della terapia cognitivo-comportamentale

I ricercatori del dipartimento di Urologia dell’Università di Kyoto in Giappone hanno arruolato 79 donne con una OBA da moderata a severa. Le partecipanti sono state suddivise random in due gruppi, uno dei quali ha ricevuto, oltre al trattamento standard, quattro sessioni settimanali da 30 minuti di un intervento cognitivo-comportamentale, appositamente sviluppato dai medici giapponesi.

Il programma comprendeva 6 tecniche:

  1. automonitoraggio delle abitudini urinarie utilizzando grafici frequenza-volume
  2. sessioni educative sul normale sistema delle vie urinarie, funzione di minzione anomala, epidemiologia e fisiologia dell’OAB e un modello cognitivo-comportamentale per l’OAB
  3. modifiche dello stile di vita come restrizioni sull’assunzione di acqua e caffè
  4. allenamento dei muscoli del pavimento pelvico
  5. allenamento della vescica basato sull’esposizione per trattare l’OAB utilizzando un compito di esposizione graduale come esperimento comportamentale per correggere convinzioni distorte o esagerate sull’incontinenza e altre paure legate alla minzione
  6. prevenzione delle ricadute, che comprende la pianificazione futura e l’incoraggiamento a continuare a praticare le tecniche insegnate

Per la valutazione dei risultati i ricercatori hanno utilizzato un questionario sulla  qualità della vita correlata alla salute (HRQOL), in cui le partecipanti hanno risposto a domande riguardanti il loro livello di disagio, le emozioni e le limitazioni fisiche e sociali correlate ai sintomi dell’OAB.

La qualità della vita migliora con un intervento cognitivo-comportamentale

Le partecipanti che hanno ricevuto l’intervento cognitivo-comportamentale hanno migliorato il loro punteggio sulla qualità di vita in media  di 12,6 punti in più rispetto a quelle del gruppo di controllo (cure usuali) alla tredicesima settimana. L’età media delle partecipanti era di 63,5 anni e oltre l’87% aveva una OAB moderata.

Anche i punteggi di miglioramento e soddisfazione riferiti dalle pazienti sono più alti nel gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo; la maggior parte delle partecipanti in entrambi i gruppi non ha avuto cambiamenti nella farmacoterapia durante la sperimentazione.

Lo studio suggerisce quindi che urologi e medici di medicina generale che curano donne affette da vescica iperattiva possono prendere in considerazione un intervento multisciplinare e indirizzare le pazienti a un terapista cognitivo-comportamentale o a un fisioterapista del pavimento pelvico esperto in queste tecniche.

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Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.

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