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Dal XXII congresso SINPF: come cambiano i trattamenti

  • Cesare Peccarisi
  • Medicina

ANTIPSICOTICI. Il tema dei trattamenti che cambiano è stato certamente un punto di forza del XXII congresso della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia. L’avvento degli antipsicotici di terza generazione (asenapina, paliperidone, iloperione, lurasidone, cariprazina, ecc.) sta ad esempio cambiando lo scenario di trattamento delle psicosi di media e grave entità perchè, persa la vecchia connotazione di neurolettici, questi farmaci sono diventati modulatori con selettività sub-recettoriali ad ampio spettro.
Liberatisi dagli effetti collaterali (distonia acuta e tardiva, acinesia, rigidità, tremore, sindrome maligna da neurolettici, ecc.) che si presentavano in vario grado con i precedenti antipsicotici (amisulpride, clozapina, olanzapina, quetiapina, risperidone, sertindolo, zotiepina, aripiprazolo, ziprasidone, ecc.) non hanno perso efficacia e rapidità d’azione.
ANTIDEPRESSIVI. Nella depressione farmacoresistente lo scenario cambia soprattutto per quel terzo di pazienti che non miglioravano nemmeno dopo 2 cicli di trattamenti condotti con farmaci diversi, né se si aumentava il dosaggio, nè se si ricorreva ad augmentation, cioè all’associazione di altri farmaci a quello iniziale.
Utilizzando invece esketamina in spray nasale con insufflatore predosato si potenzia il farmaco risultato inefficace, risolvendo l’annoso problema dei non responders.
IPNOINDUCENTI. Nei disturbi del sonno una nuova terapia a base di melatonina a rilascio prolungato appena approvata dall’EMA ripristina in maniera natural-like i cicli sonno/veglia che molti soggetti hanno perso nel lock-down.
Il nuovo farmaco, oltre a ripristinare fisiologicamente il sonno, da una parte induce una minore inerzia morfeica, l’intontimento che segue al sonno indotto farmacologicamente, e dall’altra migliora la qualità del risveglio, finora pessimo in oltre la metà (55%) dei soggetti con età ≥55 anni che fanno uso di sonniferi, una percentuale raddoppiata col lock down coinvolgendo anche fasce d’età inferiori.

 

Cesare Peccarisi

Giornalista scientifico, neurologo, editorialista del Corriere Salute, Responsabile Comunicazione Scientifica della Società Italiana di Neurologia (SIN)