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VaccinoHPV

Vaccino HPV: efficacia confermata da una revisione sistematica

L’uso del vaccino per HPV ricombinante quadrivalente (tipi 6, 11, 16 e 18) sviluppato da MSD è associato a una riduzione dei tassi di lesioni cervicali di alto e basso grado, nonché di alcune patologie non cervicali correlate al virus e dell’infezione da HPV, sia tra le donne sia tra gli uomini.

È quanto emerso da una recente revisione sistematica pubblicata sulla rivista “Expert Review of Vaccines” a prima firma di Wei Wang, della Merck Sharp & Dohme a Rahway, negli Stati Uniti. Si tratta di un aggiornamento basato su 138 studi pubblicati in riviste peer-rewiev tra il marzo 2016 e il marzo 2020, che amplia e consolida un analogo risultato uscito nel 2016 sulla base di 58 studi di real world. In quest’ultimo caso, si considera l’impatto dei programmi d’immunizzazione di 23 paesi in Africa, Asia, Europa, Australia, Sud America e Nord America.

Ravinder Dhawan, vicepresidente e responsabile del Center for observational and real-world evidence di Merck Research Laboratories, ha dichiarato:

A partire dalla sua prima autorizzazione nel 2006, il vaccino per HPV ricombinante quadrivalente  è stato ampiamente usato nei programmi di immunizzazione nazionale di tutto il mondo e ciò ha permesso ai ricercatori di studiare l’impatto della vaccinazione per HPV in una grande varietà di popolazioni e setting. Questi dati real-world di oltre cento studi pubblicati dimostrano una riduzione delle infezioni da HPV provocate dai tipi coperti dal vaccino e delle patologie correlate e rappresentano un importante monito a fare di più per estendere la vaccinazione a uomini e donne, nel quadro della lotta globale per ridurre l’incidenza di determinati tumori e patologie correlati ad HPV”.

Nelle fasce di età più giovani il vaccino ha portato a una riduzione fino al 73% delle lesioni precancerose

Più nello specifico, l’analisi mostra come le riduzioni maggiori siano concentrate nelle fasce di età più giovani (14-17 anni), con una riduzione fino al 73% delle lesioni cervicali precancerose (CIN3+) tra le donne vaccinate. Nelle donne delle fasce di età target della vaccinazione, si osserva inoltre una riduzione dell’incidenza di condilomi anogenitali, fino a -88% nei gruppi di età più giovane, analogamente quanto documentato nella precedente revisione.

Per quanto riguarda invece le patologie non cervicali, si segnala una costante diminuzione complessiva della prevalenza di infezione anale negli uomini, che varia a seconda della tipologia di HPV. Tra le donne, invece, emerge un vantaggio significativo di protezione dalla papillomatosi respiratoria ricorrente, riportato in particolare in uno studio australiano.

Folco Claudi
Folco Claudi

Giornalista medico scientifico