Diabete in Italia, migliora l’assistenza e l’accesso ai farmaci innovativi
Annali AMD, è un’iniziativa dell’Associazione Medici Diabetologi che ogni anno verifica la qualità dell’assistenza e lo stato di salute delle persone con diabete.
I risultati degli Annali AMD relativi al 2022, pubblicati sulla rivista Diabetes Research and Clinical Practice mostrano un miglioramento complessivo della qualità dell’assistenza ai diabetici considerando degli outcomes di salute delle terapie e l’accesso ai farmaci antidiabetici innovativi.
La rilevazione ha coinvolto 295 centri di diabetologia (un terzo del totale nazionale) e complessivamente più di 500mila persone con diabete tipo 2, 37mila con diabete tipo 1 e, per la prima volta, 11mila donne con diabete gestazionale (GDM).
Il controllo dei fattori di rischio e l’accesso aagli antidiabetici di nuova generazione
L’analisi dell’andamento dei fattori di rischio ha evidenziato che più della metà (54,6%) delle persone con diabete ha valori di emoglobina glicata a target (Hb1Ac <7%), il 23% ha buoni valori di pressione arteriosa (<130/80 mmHg) e il 34,3% livelli di colesterolo LDL <70 mg/dl.
Rispetto all’anno precedente la rilevazione degli Annali AMD evidenzia che la quota di pazienti in trattamento con SGLT2i passa dal 9,5% al 29% e quella dei pazienti trattati con GLP1-RA dal 5,8% al 27,5%. Giuseppina Russo, coordinatrice del Gruppo Annali AMD commenta:
Di particolare rilevanza è il dato sull’accesso ai farmaci innovativi, gli SGLT2i e GLP1-RA, dalla comprovata efficacia in termini di riduzione del rischio cardiovascolare e renale. Si riduce inoltre la prescrizione e l’utilizzo di sulfaniluree e secretagoghi; mentre il farmaco più prescritto resta la metformina (72%)”
“Possiamo quindi affermare – aggiunge Russo – che la comunità diabetologica italiana ha intrapreso un percorso sempre più diretto a contrastare l’inerzia terapeutica. I medici prescrivono con maggiore favore i cosiddetti farmaci innovativi che supportano medici e pazienti a ridurre l’impatto delle complicanze cardio-renali nelle persone con diabete non controllato a beneficio della loro salute e qualità di vita con la malattia”.
L’indice della qualità dell’assistenza
Il progressivo miglioramento delle cure e trattamenti erogati nei centri diabetologici monitorati dagli Annali AMD emerge anche guardando i risultati del Q-score, l’indice che misura la qualità dell’assistenza. Infatti, più del 60% delle persone con diabete tipo 2 ha un Q-score >25 che corrisponde ad un adeguato livello di assistenza con benefici diretti sulla salute complessiva e sulla riduzione delle complicanze per i fattori di rischio.
Graziano Di Cianni, presidente nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi, dichiara:
Dal 2006 gli Annali AMD ci danno la possibilità di toccare con mano i risultati delle attività che quotidianamente svolgiamo sul territorio e anche di orientare le strategie terapeutiche grazie all’implementazione dei dati con l’Intelligenza Artificiale e il machine learning. Il lento, ma progressivo miglioramento dei parametri, l’incremento dell’utilizzo dei farmaci innovativi e la migliore qualità di vita sono elementi che ci rendono particolarmente soddisfatti. Allo stesso tempo è necessario fare un ulteriore sforzo per migliorare l’aderenza alle terapie e ridurre ancora di più il rischio cardiovascolare, che rappresenta la prima causa di morte nelle persone con diabete.”