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linfedema

Il linfedema degli arti inferiori potrebbe aumentare il rischio di tumore cutaneo

Una ricerca condotta negli Stati Uniti dalla Mayo Clinic, e pubblicata su Mayo Clinic Proceedings, ha riscontrato un rischio maggiore di sviluppare diversi tipi di tumore cutaneo in soggetti con linfedema agli arti inferiori rispetto a controlli sani.

Lo studio, retrospettivo, ha considerato 4.437 pazienti a cui, nel periodo 2000–2020, è stato diagnosticato linfedema degli arti inferiori e li ha confrontati con altrettanti controlli.

Le cartelle cliniche dei pazienti che avevano, nel tempo, sviluppato un tumore cutaneo sono state revisionate manualmente, per determinare se il tumore, la sua gestione o entrambi fossero successivi al linfedema; sono stati invece esclusi i casi relativi a tumori che avessero causato un linfedema secondario.

L’analisi ha rivelato che il 4,6% dei pazienti con linfedema presentava nell cartella clinica anche un codice indicante la presenza di tumore cutaneo a livello degli arti inferiori (carcinoma delle cellule basali,  carcinoma a cellule squamose, melanoma e angiosarcoma) contro il 2% del gruppo di controllo; inoltre i pazienti con linfedema agli arti inferiori avevano un rischio di tumore cutaneo, di qualsiasi tipo, doppio rispetto a quello dei controlli.

Nell’ambito dei 24 pazienti che presentavano linfedema unilaterale, lo sviluppo di uno o più tumori cutanei è risultato più probabile nell’arto colpito rispetto a quello libero da linfedema (87,5% vs 33,3%); per l’arto interessato da linfedema, inoltre, la probabilità di sviluppare un tumore della pelle era di 2,65 volte superiore a quella relativa all’arto sano.

I risultati suggeriscono, secondo uno degli autori dello studio, Afsaneh Alavi, docente di dermatologia presso la Mayo Clinic, la necessità di monitorare le sedi interessate da linfedema e di sottoporre i pazienti affetti da linfedema a screening dermatologico, mirato a diagnosi e trattamento precoci di eventuali tumori cutanei.

Viene tuttavia sottolineato come, sebbene si tratti del primo studio su larga scala incentrato su questo tema, la ricerca abbia il limite di essere di tipo retrospettivo e monocentrica. Esiste, inoltre, la possibilità che la patologia sia stata sovra-diagnosticata a causa dell’elevato numero di controlli ai quali i pazienti sono stati sottoposti.

Redazione

articolo a cura della redazione