
Antibioticoresistenza e infezioni delle alte vie respiratorie: spesso la causa è virale
L’antibiotico-resistenza (AMR, AntiMicrobial Resistance) rappresenta un’emergenza globale di salute pubblica che si stima causi ogni anno, in Europa, 33.000 decessi, di cui quasi un terzo nel nostro Paese, dovuti alle infezioni resistenti 1,2,3.
A seguito dell’acquisizione di specifici meccanismi di resistenza, alcuni batteri riescono infatti ad adattarsi e sopravvivere all’attività dei farmaci antimicrobici, compromettendone l’efficacia nella cura delle infezioni di origine batterica. Il fenomeno è una diretta conseguenza dell’uso inappropriato degli antibiotici, e appare più rilevante nei paesi, come l’Italia, caratterizzati da un consumo elevato1. Come si evince dai dati del Dossier AIFA 2024 “Antibiotico-resistenza”, di recentissima pubblicazione, nonostante le campagne di sensibilizzazione, l’uso degli antibiotici nel nostro Paese è in aumento, con il 35,5% dei pazienti, non solo ricoverati, che ne ha ricevuto uno negli ultimi due anni, contro il 32,9 % nel periodo 2016-2017.
Lo scorso anno quasi 4 persone su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotico. Secondo quanto si legge nel Dossier, nel 2023 sono state consumate in media 21,2 dosi al giorno di antibiotici per 1.000 abitanti (in aumento del 6,4% rispetto al 2022), contro una media europea di 18,3. Se si guarda più nello specifico, la prevalenza nell’uso di antibiotici aumenta con l’età, raggiungendo il 60% negli over 85. Nella popolazione pediatrica i maggiori consumi si osservano nella fascia 2-5 anni, in cui circa 4 bambini su 10 hanno ricevuto nell’anno almeno una prescrizione di antibiotici. Il 76% delle dosi utilizzate è stato erogato dal SSN. Quasi il 90% degli antibiotici rimborsati dal SSN viene erogato sul territorio (in regime di assistenza convenzionata). Più di un quarto dei consumi a livello territoriale (26,3%) corrisponde ad acquisti privati di antibiotici rimborsabili dal SSN (classe A)2.
Le infezioni respiratorie causa dell’abuso di antibiotici
Le infezioni delle alte vie respiratorie (URTI, upper respiratory tract infections) sono tra i disturbi stagionali più diffusi, e frequente causa di richiesta di consulto medico. Sebbene la causa delle URTI sia, nel 90% dei casi, di origine virale, l’impiego degli antibiotici per il loro trattamento – e per altre infezioni respiratorie quali raffreddore comune, sinusite, influenza e mal di gola – resta alto: circa l’80-90% delle prescrizioni è infatti associato alle infezioni respiratorie, nei contesti di assistenza primaria4.
Il ruolo del medico di medicina generale
Nella gestione delle infezioni respiratorie, il controllo dei sintomi rappresenta il bisogno principale dei pazienti. La necessità di cure quotidiane, l’esigenza di riprendere l’attività lavorativa velocemente, l’ansia e la mancanza di consapevolezza sugli effetti degli antibiotici, possono indurre i pazienti a fare pressione sul medico per la prescrizione di antibiotici4.
Il ruolo del medico di medicina generale è cruciale per modificare le aspettative e le abitudini dei pazienti verso un trattamento appropriato dell’infezione informandoli e rassicurandoli sulla possibilità di trattare i sintomi anche senza ricorrere agli antibiotici, dispensando loro consigli per un’efficace autogestione del processo di cura tramite l’utilizzo di sintomatici come per esempio i farmaci antinfiammatori non steroidei, nonché monitorando l’andamento delle infezioni nei pazienti a rischio di complicanze (anziani, malati cronici, bambini al di sotto dei due anni). In questo contesto, risulta particolarmente importante il monitoraggio dei pazienti e la valutazione di eventuali “red flags”, spie di situazioni critiche come ad esempio, tosse mista a sangue, carenza di respiro/fiato corto, temperatura corporea superiore a 39°C o sudorazioni notturne, respiro sibilante4.
Referenze bibliografiche
Sbaffi C, Olmastroni E, Tragni E. Antibiotico-resistenza: cause, conseguenze, strategie di ricerca e politiche sanitarie per contrastarla. Giornale Italiano di Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione 2021; 13: 25-39
Dossier AIFA-Antibiotico-resistenza; Novembre 2024 (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2604032/Dossier_stampa_AIFA_Antibiotico-resistenza_2024.pdf)
Sanità Informazione. Antimicrobico-resistenza: in Europa 33mila decessi all’anno, tre su quattro evitabili. 2023. Antimicrobico-resistenza: Europa 33mila morti all’anno, 75% evitabili (sanitainformazione.it)
Meeting the needs of patients with upper respiratory tract infections. (https://www.grip-initiative.org/media/1225/grip_cpd.pdf)