Le infezioni fungine invasive, secondo stime dell’OMS colpiscono oltre 150 milioni di persone in tutto il mondo e sono tra le principali cause di mortalità soprattutto tra soggetti ospedalizzati, fragili e anziani, con un sensibile peso anche per quanto riguarda la spesa sanitaria.
In Italia, circa 29 milioni di persone sono colpite ogni anno da un’infezione fungina, il 6,6% delle quali è di tipo invasivo: oltre il 90% delle infezioni fungine invasive è causato da cinque specie di Candida – C.albicans (la più comune), C. glabrata, C. tropicalis, C. parapsilosis, C. krusei.
Rezafungina, una nuova opzione terapeutica appartenente alla classe delle echinocandine, è ora disponibile in Italia per il trattamento delle infezioni fungine gravi più comuni, ossia la candidemia, associata alla diffusione dell’infezione nel flusso sanguigno, e la candidosi invasiva, infezione diffusa dai siti colonizzati agli organi, con il coinvolgimento di tessuti profondi.
Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’IRCCS Policlinico San Martino di Genova spiega quali sono i pazienti più a rischio.
i pazienti più a rischio di sviluppare infezioni fungine gravi sono quelli immunocompromessi, come gli anziani e coloro che sono ricoverati in ospedale per lunghi periodi. Anche i pazienti con malattie polmonari croniche, malattie epatiche o renali, infezioni virali delle vie respiratorie, HIV e diabete mellito sono a rischio più elevato”.
Marco Falcone, direttore dell’Unità di Malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa, spiega quali sono i progressi della farmacologia per il trattamento delle infezioni fungine.
per la candidemia i dati sulla sensibilità agli antimicotici hanno mostrato tassi di resistenza intorno al 40%, con picchi del 90% per alcuni trattamenti. Negli ultimi anni, la ricerca si è concentrata sulla sperimentazione di farmaci che potrebbero essere efficaci contro i ceppi più resistenti; la disponibilità di rezafungina rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro questo fenomeno.”



