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Modello lombardo, la presa in carico del paziente

Modello lombardo la presa in carico del paziente, questo il titolo del convegno organizzato a Milano da Motore Sanità, per fare il punto sulla riforma dell’eassitenza ai malati cronici (vedi il nostro speciale).

“A fronte del fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è necessario un adeguamento di processo, di approccio e di organizzazione – ha detto Daverio in apertura del convegno – perché il 30% popolazione che ha malattia cronica assorbe il 70% delle risorse. La patologia cronica ha bisogno di accompagnamento che dev’essere supportato da un lato da una corretta diagnosi e dai PDTA e dall’altro vi è la necessità di attivare strutture che siano in grado di garantire questo accompagnamento.”

“Il medico di medicina – ha aggiunto Daverio – gioca un ruolo fondamentale e sono già 2575, pari al 48% del totale, quelli che hanno aderito al modello di presa in carico, 294 gestori, 1071 erogatori, e 402 pediatri di libera scelta pari al 36% del totale.”

Nella nostre interviste: Giovanni Daverio, direttore generale dell’assessorato al Welfare di Regione Lombardia fa il punto sulle adesioni al nuovo modello di presa in carico dei pazienti cronici. Fiorenzo Corti, vice presidente nazionale della FIMMG, spiega perché la riforma offre al MMG l’occasione di passare a una medicina d’iniziativa e Gabriella Levato, medico di medicina generale della FIMMG Lombardia, illustra i vantaggi per il MMG del lavoro in cooperativa.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.