Diabete gestazionale, una dieta a base vegetale limita il rischio
Un’alimentazione a base vegetale prima della gravidanza può ridurre il rischio di diabete gestazionale. Lo dimostra uno studio prospettico su un’ampia popolazione firmato da Frank Qian e colleghi dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health, Boston, Massachusetts.
Lo studio, presentato all’ultima edizione virtuale del congresso dell’Associazione dei diabetologi americani (ADA), ha utilizzato i dati provenienti dal Nurses’ Health Study II, che coinvolge 117.000 donne di età compresa tra 25 e 44 anni. Le informazioni sull’alimentazione vengono raccolte con questionari ogni 4 anni.
I regimi dietetici sono stati divisi in tre tipologie: dieta sana a base vegetale (con alimenti come cereali integrali, frutta, verdura); dieta poco sana a base vegetale (con alimenti come succo di frutta e cereali raffinati) e dieta con prevalenza di alimenti di origine animale (come latticini, uova e carne).
Su un totale di 20.707 gravidanze tra il 1991 e il 2001 sono stati riscontrati 846 nuovi casi di diabete gestazionale. L’analisi ha mostrato una forte associazione inversa tra dieta a base vegetale e diabete gestazionale con un rischio ridotto del 30% nel quintile più alto di assunzione di alimenti vegetali rispetto al più basso (RR 0,70; P = .0004), dopo aggiustamento per età, parità, etnia, storia familiare di diabete, fumo, attività fisica, assunzione di alcol, energia totale e assunzione di margarina.
“Da questi risultati, possiamo dire che una dieta pre-gravidanza a base vegetale, in particolare quella che limita anche gli alimenti a base vegetale non salutari come cereali raffinati, patate e cibi e bevande dolcificati con zucchero, può essere associata a un rischio inferiore del diabete gestazionale “, commenta Frank Qian.
Nella presentazione i ricercatori hanno ricordato che il diabete gestazionale si presenta nel 7,6% di tutte le gravidanze negli Stati Uniti ed è collegato a esiti perinatali avversi e ad un aumentato rischio cardiometabolico a lungo termine. È anche associato a obesità a lungo termine e altri disturbi metabolici nel bambino. “È fondamentale identificare nuovi fattori di rischio modificabili su cui possiamo agire per prevenire il diabete gestazionale”, ha affermato Qian.