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Come gestire il diabete in Italia, le proposte dei diabetologi

  • Alessandro Visca
  • Sanità

All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) va definito un nuovo modello di gestione del diabete, che preveda il potenziamento di centri multiprofessionali, l’integrazione con la medicina generale e servizi di telemedicina per un’assistenza di prossimità. Sono queste le indicazioni fornite alla  Commissione ‘Igiene e Sanità’ del Senato dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e dalla Società Italiana di Diabetologia (SID).

Su questo tema le Società Scientifiche hanno prodotto un position paper in 7 punti. Tra le  linee d’intervento indicate c’è la razionalizzazione della rete diabetologica, che necessita di un potenziamento e un’ottimizzazione dei centri multi-professionali ospedalieri o territoriali, articolando 350-400 centri ciascuno dei quali possa assistere 15mila persone.

Inoltre i diabetologi sottolineano l’importanza dell’integrazione dei professionisti sanitari, delle strutture sanitarie e dell’implementazione della telemedicina, per una vera assistenza di prossimità in grado di portare l’assistenza al malato cronico fuori dall’ospedale trasferendo così la cura il più vicino possibile al paziente.

Graziano Di Cianni, Presidente AMD, commenta:

Le risorse del PNRR rappresentano l’opportunità per rafforzare e ottimizzare la medicina di prossimità, ma l’obiettivo della diabetologia, che abbiamo cercato di sintetizzare nel position paper, è quello di potenziare ed efficientare l’attuale modello di gestione, senza rinunciare all’approccio multiprofessionale, garantito dall’assistenza specialistica del team diabetologico, e all’allargamento dell’accesso alla diagnosi e ai percorsi di cura omogeneo su tutto il territorio nazionale senza distinzioni a livello delle singole regioni, che può essere assicurato soltanto da un’architettura “a rete” del modello di presa in carico, all’interno della quale la Medicina generale è sempre più inclusa e operativa”.

Agostino Consoli, Presidente SID, aggiunge:

Portare la cronicità fuori dall’ospedale, avvicinare l’assistenza all’assistito e sfruttare al meglio le infrastrutture telematiche sono gli indirizzi principali  del PNRR relativi alle malattie croniche, delle quali il diabete è esempio paradigmatico. Le proposte di AMD e SID vanno in questa direzione. Si propone infatti di organizzare tutti coloro che prestano assistenza al diabete in un numero adeguato di importanti strutture multi-professionali, prevedendo che il personale incardinato in queste strutture possa e debba anche, secondo una opportuna turnazione ed organizzazione, prestare assistenza  presso le Case della Comunità, gli Ospedali di Comunità e le RSA. Il tutto favorito dall’utilizzo delle infrastrutture informatiche, che vanno implementate e potenziate, integrando i processi per migliorare la qualità dell’assistenza”.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.