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La pillola senza prescrizione potrebbe ridurre le gravidanze non pianificate

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Abolendo l’obbligo della prescrizione medica per la pillola progestinica si potrebbero evitare il 30% delle gravidanze non pianificate in Italia. L’indicazione arriva dallo studio su “Il potenziale impatto della riclassificazione della pillola progestinica sulle gravidanze non pianificate in Italia”, (consultabile qui) condotto da un gruppo di esperti in economia sanitaria con il contributo non condizionante di HRA Pharma

La ricerca ha messo a confronto il contesto attuale della contraccezione in Italia con lo scenario ipotetico in cui l’accesso alla pillola contraccettiva a base di solo progestinico (POP) sia facilitato tramite una dispensazione senza prescrizione medica.

Dai dati pubblicati dall’Istat nel 2017 e nel 2019 emerge che tra le donne che attualmente non hanno pianificato una gravidanza, ma che sono sessualmente attive e in grado di concepire, il 23% non usa alcun metodo contraccettivo, nel nostro Paese, e il 18,4% si affida al coito interrotto, con percentuali di fallimento registrate in un anno rispettivamente dell’85% e del 22%. Lo studio ha messo a confronto questi dati con una simulazione di quanto potrebbe avvenire qualora la POP fosse disponibile senza obbligo di prescrizione medica e le donne che non usano alcun metodo contraccettivo o che usano il coito interrotto la adottassero.

Secondo Noushin Mirjalili, Medical Affairs Manager Women Health di HRA Pharma:

Se solamente il 10% delle donne che attualmente non usa alcun contraccettivo utilizzasse la POP, avremmo una riduzione di oltre il 5,5% di gravidanze non pianificate. Se ad assumere la pillola fosse il 50% di quelle donne, ci troveremmo di fronte ad una riduzione di oltre il 27,6% di gravidanze non pianificate.”

La ricerca evidenzia quanto il fenomeno delle gravidanze non pianificate sia ancora diffuso in Italia, causando notevoli problematiche sia per le donne che per l’intero sistema sanitario, da un punto di vista emotivo, professionale, sessuale, economico e sociale. Inoltre, si dimostra che riclassificare la POP a farmaco senza obbligo di prescrizione, come già avvenuto nel Regno Unito e come potrebbe accadere nel 2023 negli USA, significherebbe garantire maggiore facilità di accesso alla contraccezione, riducendo così il numero di gravidanze non pianificate.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.