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dermatite atopica

MICI, il rischio potrebbe essere più alto nei soggetti con dermatite atopica

Un recente studio pubblicata su JAMA Dermatology sembra suggerire che gli adulti e i bambini che soffrono di dermatite atopica (DA) siano a maggior rischio di sviluppare una malattia infiammatoria cronica intestinale (MICI).

Dermatite atopica e MICI potrebbero condividere alcuni fattori eziologici

Sheilagh Maguiness, dermatologa pediatrica e docente presso l’Università del Minnesota, Minneapolis, spiega:

Le nuove conoscenze sulla patogenesi della DA portano a classificarla non come una malattia cutanea ma, a causa di processi infiammatori e di disregolazione immunitaria, come una malattia infiammatoria sistemica accompagnata da comorbidità rilevanti. Pertanto i pazienti dovrebbero, in presenza di sintomi di natura gastrointestinale, essere inviati allo specialista più frequentemente che in passato.”

Per indagare il legame tra DA e rischio di sviluppare malattia di Crohn o colite ulcerosa in bambini e adulti, i ricercatori hanno condotto uno studio di popolazione sulla base di database elettronici di pazienti registrati presso i medici di medicina generale del Regno Unito (THIN, The Health Improvement Network).

Sono stati analizzati dati di diverse centinaia di migliaia di individui (409.4631 bambini e 625.083 adulti) raccolti nel periodo 1994-2015. Ogni caso di DA è stato accorpato con altri casi (fino a cinque ciascuno) di soggetti sani, utilizzati come controllo. La gravità della DA è stata dedotta in modo indiretto, dall’esposizione ai trattamenti erogati.

Il rischio di MICI è stato quindi calcolato per bambini fino a 10 anni di età, e per adulti di età compresa tra 30 e 68 anni.

Rischi più elevati in base a età, gravità della dermatite e tipo di MICI

Il rischio per l’insorgenza di MICI è più elevato nei bambini e negli adulti affetti da dermatite atopica. Nei bambini la DA risulta essere associata a un aumento del rischio di MICI del 44%, rispetto ai controlli (HR: 1,44; IC al 95: 1,31-1,58). Per la malattia di Crohn il rischio è aumenatato del 74% (HR: 1,74; IC al 95%: 1,54-1,97).

La gravità della dermatite atopica è positivamente correlata a un aumento del rischio sia di MICI che di colite ulcerosa. Nei bambini, solo la DA grave risulta associata a un aumento del rischio di colite ulcerosa.

Relativamente agli adulti, la DA aumenta il rischio di sviluppare una malattia infiammatoria cronica intestinale; si tratta di un aumento del rischio del 36% per la malattia di Crohn (HR: 1,36; IC al 95%: 1,26-1,47) e del 32% per la colite ulcerosa (HR: 1,32; IC al 95%: 1,24-1,41). L’aumento del rischio appare sempre dipendente dalla gravità della dermatite atopica.

I risultati dovrebbero essere letti nel corretto contesto di rischio

Steven R. Feldman docente di dermatologia presso Wake Forest ha dichiarato a Medscape:

vale la pena di sottolineare che, nonostante l’aumento del rischio relativo riscontrato dallo studio, il rischio assoluto è di piccole dimensioni; i bambini con DA grave presentano un rischio di colite ulcerosa cinque volte superiore rispetto ai controlli. Tuttavia nei bambini con dermatite atopica l’incidenza di questa patologia è pari a 0,68 ogni 1000 persone/anno, e dello 0,08 nei controlli. Dato che le MICI hanno un’incidenza, modesta l’aumento del rischio relativo riscontrato nello studio non dovrebbe destare eccessive preoccupazioni; non vi sono evidenze a favore della necessità di screening per MICI nei pazienti con dermatite atopica. L’aumento del rischio relativo potrebbe essere la prova di un possibile legame genetico tra le due condizioni, mentre le decisioni cliniche dovrebbero basarsi sui rischi assoluti.”

Lo studio, secondo FeldmaN, presenta alcuni punti di forza, come la dimensione della corte esaminata e la disponibilità di dati longitudinali; manca invece di informazioni importanti quali familiarità per MICI, etnia, comorbidità, grado di gravità della dermatite atopica esplicitato.

Tuttavia, conclude Susan Massick, docente di dermatologia presso il Case Western Reserve University di Cleveland:

lo studio fornisce a oggi i dati più robusti sulla correlazione tra DA e MICI, mettendo in evidenza un’associazione sulla quale la maggior parte dei medici di medicina primaria, o dei dermatologi, non ha probabilmente ricevuto alcun tipo di formazione.”

Redazione

articolo a cura della redazione