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tac radioterapia

Tumore alla mammella, i vantaggi della combinazione tra farmaci e radioterapia

Porre le basi per nuove Linee Guida della Società Europea di Radioterapia e Oncologia (ESTRO) sull’impiego della radioterapia nella cura del carcinoma della mammella. Questo l’obiettivo dell’incontro di un gruppo di esperti di livello internazionale in oncologia medica, radioterapia e biochimica, coordinato dalla Fondazione Radioterapia Oncologica (FRO).

Superare pregiudizi e falsi miti sulla radioterapia

La conferenza stampa di presentazione del meeting, che si svolto a Firenze il 16 e 17 giugno, è stata l’occasione per sottolineare il valore della radioterapia nella cura dei tumori.

Lorenzo Livi, direttore dell’Unità di Radioterapia Oncologica, dipartimento di Oncologia dell’AOU Careggi di Firenze e animatore della FRO, ha detto:

l’ottenimento di queste Linee Guida sottolinea il valore della radioterapia che rappresenta un’arma fondamentale a disposizione del clinico per la cura del tumore del seno e, in generale, di diverse patologie oncologiche. Tuttavia, ancora oggi sussistono molti pregiudizi e ‘falsi miti’ in merito ad essa: pur essendo, infatti, uno dei pilastri del trattamento contro il cancro, la radioterapia continua ad essere sottovalutata, spesso associata alla palliazione e avvolta da un alone di disinformazione e diffidenza. La radioterapia, invece, è a tutti gli effetti una scienza oncologica che cura, alla stregua della chirurgia, di cui non dobbiamo temere, ma che deve essere correttamente inserita all’interno dell’iter terapeutico del paziente.”

L’evento è stato patrocinato dall’ ESTRO, dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dall’Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica (AIRO), in collaborazione con OncoAlert e ha visto la partecipazione di opinion leader di fama mondiale, tra cui Hope Rugo, Professor of Medicine and Winterhof Family Professor of Breast Oncology, University of California e Philip Poortmans, Associate Professor, University of Antwerp e già Presidente ESTRO.

Studi prospettici per migliorare la pratica clinica

Gli esperti riuniti a Firenze hanno raccomandato l’avvio di studi di ricerca prospettici per ottenere adeguati report di dati sulla qualità ed efficacia della combinazione tra radioterapia e farmaci.

La disponibilità di questi dati è necessaria per l’ottimizzazione del trattamento combinato, consentendo di valutare meglio l’efficacia, la tossicità e la sinergia tra farmaci e radioterapia. Inoltre, nuovi studi aiuterebbero a identificare i pazienti che possono trarre maggior beneficio della combinazione radio e farmaci, a valutare i potenziali effetti sinergici per un aumento dell’efficacia terapeutica e una migliore pratica clinica.

Icro Meattini, professore associato di Radioterapia Oncologica presso l’Università degli Studi di Firenze, coordinatore delle Linee Guida ha spiegato:

molte pazienti affette da tumore al seno ricevono una combinazione di radioterapia e farmaci, eppure le evidenze scientifiche basate su studi clinici di larga scala sulle interazioni tra questi due trattamenti sono limitate. Da qui nasce l’esigenza della creazione di Linee di indirizzo grazie al contributo di un panel internazionale di professionisti del settore.”

“Senza dubbio, queste Linee guida – conclude Livi – rappresentano un primo passo che dovrà condurre in futuro a delle Raccomandazioni più generali in cui non si potrà continuare a non tenere conto del valore curativo della radioterapia e delle evidenze della sua associazione con farmaci oncologici per il trattamento di tumori solidi”.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.