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Neurologia: One Brain, One Health, la strategia italiana per la salute del cervello

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Le malattie del cervello sono la principale causa di disabilità e la seconda causa di morte a livello planetario. In Italia più della metà della popolazione è, a diversi livelli, colpita da una patologia neurologica o mentale. Per fare alcuni esempi, nel nostro paese oltre 7 milioni di persone soffrono di emicrania, 12 milioni soffrono di disturbi del sonno e sono oltre 1.200.000 le persone affette da demenza, di cui 720.000 da malattia di Alzheimer; 800.000 sono i pazienti con conseguenze invalidanti dell’Ictus, patologia che ogni anno fa registrare 180.000 nuovi casi, e 400.000 coloro che sono colpiti da malattia di Parkinson. Il peso enorme che queste patologie hanno sul sistema sanitario è destinato a crescere nei prossimi anni, con l’invecchiamento della popolazione.

In questo quadro appare indispensabile elaborare una strategia per la cura delle malattie del cervello e l’assistenza ai pazienti, che indichi obiettivi raggiungibili, con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, dai clinici ai programmatori della sanità, ai pazienti stessi. un’indicazione viene dalla Società Italiana di Neurologia (SIN) che, in occasione della Settimana mondiale del cervello (11-17 marzo), ha lanciato la Strategia italiana per la salute del cervello 2024-2031 (SISAC).

Nel Manifesto italiano “One Brain, One Health”, presentato alla Camera dei Deputati, la SIN definisce i punti chiave della strategia e individua le priorità d’azione da implementare nei prossimi anni. Alessandro Padovani, presidente della SIN ha dichiarato:

la SIN voluto dare al nostro Paese la possibilità di essere tra i primi a adottare soluzioni concrete per valorizzare, promuovere e proteggere il Cervello durante l’intero arco della vita e in tutte le fasce della popolazione. Per affrontare questa enorme sfida sono necessarie azioni diverse che mirino ad una maggiore consapevolezza, istruzione, ricerca, ma anche a nuovi approcci integrati di sanità pubblica (Global Health) e l’empowerment della popolazione.”

La definizione di salute del cervello

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la salute del cervello è quella condizione in cui “ogni individuo può realizzare le proprie capacità e può ottimizzare il proprio funzionamento cognitivo, emotivo, psicologico e comportamentale per affrontare le situazioni della vita.” Matilde Leonardi, neurologa alla Fondazione IRCCS “C. Besta” di Milano e membro del consiglio direttivo della SIN, spiega:

nel Manifesto e, quindi, nella Strategia italiana il cervello viene considerato come un unico sistema complesso in relazione con l’ambiente fisico e sociale, dove le due componenti operano insieme e si influenzano reciprocamente. Salute del cervello non vuole dire quindi assenza di malattia, ma implica avere stili di vita sani, fare attività fisica, avere una alimentazione sana, astenersi da alcol e fumo, evitare o controllare lo stress, prevenire problemi di salute, restare attivi da un punto di vista cognitivo, avere relazioni sociali. E questo si applica a qualunque persona, con o senza patologia”.

E aggiunge:

la distinzione tra “salute mentale” e “salute del cervello”, così come tra malattie neurologiche e malattie psichiatriche, in realtà scientificamente non regge per le molteplici sovrapposizioni sia neuroscientifiche che nella pratica clinica che nell’area dei sostegni socioeconomici necessari a tutti i pazienti.”

Fonte: Il Manifesto “One Brain, One Health”, Società italiana di Neurologia, 2024

 

Il Manifesto “One Brain, One Health”

Rafforzare la Governance

  1. Inclusione del tema della Salute del Cervello nell’ambito delle iniziative istituzionali, nazionali e regionali, in coerenza con i principi e gli obiettivi della Salute Globale e in linea con gli obiettivi del Global Action Plan dell’OMS e dello Sviluppo Sostenibile 2030.
  2. Istituzione di un Tavolo interdisciplinare per la Salute del Cervello e per il monitoraggio della implementazione della Strategia Italiana 2024-2031, presso il Ministero della Salute, che coinvolga tutte le istituzioni, politiche, scientifiche, laiche, che sottoscrivono il Manifesto “One Brain, One Health” e che nei loro mandati sono responsabili dei diversi livelli di organizzazione della Salute in Italia.

    Fornire diagnosi, cura e trattamenti efficaci, tempestivi e mirati

  3. Potenziamento delle infrastrutture sanitarie e della ricerca, rafforzamento delle reti territorio-ospedale anche attraverso l’Implementazione delle tecnologie digitali e HTA, nonché integrazione dei servizi socio-sanitari in tutte le fasi della vita (nella logica del PNRR Salute e del DM 77/2022
  4. Sviluppo di specifici modelli di “Cure di prossimità-Proximity care” per la Salute del Cervello nel quadro del ridisegno delle cure per garantire equità di accesso ai percorsi diagnostici e di presa in cura e in carico dei pazienti con malattie neurologiche e malattie mentali in tutte le fasi di malattia.

    Attuare strategie di promozione e prevenzione delle malattie del cervello

  5. Elaborazione e pianificazione di programmi di educazione e formazione su stili di vita sani, che promuovano la Salute del Cervello e la prevenzione delle malattie neurologiche e delle malattie mentali, attraverso i vari livelli di istruzione, a partire dai primi anni di vita fino all’età anziana, ai fini del riconoscimento della prevenzione e del controllo dei fattori di rischio come punto essenziale della strategia One Brain, One Health italiana.
  6. Promozione di campagne nazionali di sensibilizzazione e informazione che posizionino la Salute del Cervello come una priorità di Salute per il Paese, con il coinvolgimento delle Associazioni che hanno nella propria missione il sostegno alla ricerca scientifica e all’assistenza ai pazienti e ai familiari.

    Promuovere ricerca, innovazione e sistemi informativi

  7. Promozione di un’Alleanza tra Ricercatori delle Neuroscienze di base e delle Neuroscienze, mirata alla valorizzazione del ruolo della partnership Pubblico-Privato e dell’ecosistema dei dati sanitari per integrare ricerca, innovazione e sviluppo di terapie e modelli di assistenza sanitaria.
  8. Promozione delle competenze sanitarie e assistenziali in tema di Salute del Cervello, attraverso percorsi formativi professionalizzanti e l’empowerment delle persone con patologie neurologiche e mentali e dei caregivers, nonché adozione standardizzata di valutazioni di esiti degli interventi ricevuti dai pazienti e sugli outcome di salute.

    Rafforzare l’approccio di sanità pubblica per disturbi neurologici e mentali

  9. Adozione in un’ottica One Health di soluzioni concrete per valorizzare, promuovere e proteggere il Cervello durante l’intero arco della vita e in tutte le fasce della popolazione e definire strategie capaci di diminuire il burden per diverse patologie del cervello per pazienti di ogni età.
  10. Rafforzamento del riconoscimento della figura del caregiver familiare, nonché del valore socio-economico dell’attività di cura non professionale, garantendo una piena attuazione del quadro legislativo già esistente per ottimizzare i servizi a supporto della famiglia che si traducano anche in un contributo alla sostenibilità dell’intero ecosistema.
Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.