
Sigarette elettroniche, l’allarme della SIMI per la salute dei giovani
E-cig e prodotti a tabacco riscaldato, immessi sul mercato con la promessa di essere un valido strumento per aiutare i fumatori abituali a smettere, stanno diventando una seria minaccia per la salute dei giovanissimi non fumatori. Questo l’allarme lanciato dalla Società italiana di medicina interna (SIMI) sulla base anche di una revisione della letteratura scientifica finora disponibile sull’impatto delle sigarette elettroniche sulle patologie respiratorie. La review è firmata da un gruppo di esperti della SIMI ed è stata pubblicata su Internal and Emergency Medicine.
Paola Andreozzi, componente del Consiglio Direttivo della SIMI e primo autore della review, afferma:
è necessario fare chiarezza tra i medici e con il pubblico su cosa dobbiamo attenderci, in termini di pericoli per la salute, dal fumo del terzo millennio, che spesso tra l’altro, continua ad associarsi alle sigarette tradizionali, in un tandem pericolosissimo:”
Nicola Montano, presidente eletto della SIMI, aggiunge:
gli internisti devono essere ben informati delle tendenze emergenti rispetto alle patologie, in particolare respiratorie (asma e BPCO), indotte da queste alternative al fumo di sigaretta.”
Gli effetti sulla salute di E-cig e prodotti a tabacco riscaldato
” E-cig e prodotti a tabacco riscaldato – si legge nel comunicato della SIMI – possono infiammare le vie aeree e aumentare la suscettibilità alle infezioni virali. Inoltre, anche se in modo diverso rispetto alle sigarette tradizionali, contengono sostanze chimiche in grado di alterare il DNA e questo potrebbe favorire la comparsa di tumori, a distanza di anni. Gli utilizzatori di e-cig hanno una maggior incidenza di asma/BPCO e sintomi peggiori, rispetto ai non fumatori; un dato che allarma soprattutto nei più giovani. Sono in particolare i liquidi aromatizzati (quelli destinati al mercato di giovani e giovanissimi) ad avere la maggior azione irritante sulle vie aeree. E-cig e prodotti a tabacco riscaldato dunque non sono affatto innocui, anche se meno pericolosi delle sigarette tradizionali.”
Antonello Pietrangelo, past-president della SIMI, dichiara:
l’uso di e-cig e prodotti a tabacco riscaldato sta aumentando in maniera preoccupante tra i giovani e gli adolescenti, che rischiano di sviluppare una dipendenza dalla nicotina e di avvicinarsi in seguito al fumo tradizionale. Il loro uso nei giovanissimi deve insomma essere ristretto con tutti i mezzi”.
Il limiti della sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare
“Se l’avvento di e-cig e prodotti a tabacco riscaldato – si legge ancora nel comunicato della SIMI – era stato accolto favorevolmente come strumento per la cessazione del fumo, adesso quell’entusiasmo si è raffreddato e ci si comincia a preoccupare del fatto che paradossalmente questi prodotti possano addirittura contribuire ad accrescere l’esercito dei fumatori.”
Giorgio Sesti, presidente della SIMI, commenta:
smettere di fumare non è impresa facile, ma l’esame di tutta la letteratura scientifica disponibile dimostra che e-cig e prodotti a tabacco riscaldato sono alternative tutt’altro che prive di rischi. Il loro uso comporta un aumentato rischio di ammalarsi di asma e/o BPCO e di danneggiare la funzionalità dei polmoni, rispetto ai non fumatori. Solo nel caso di un forte fumatore di sigarette tradizionali che non riesca proprio a smettere di fumare, l’impiego di questi prodotti alternativi può trovare una giustificazione, nel tentativo di mitigare il rischio”.