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diabete glicemia

Stati generali sul diabete: le richieste delle associazioni

Una rete endocrino-diabetologica più forte, un accesso equo e uniforme alle cure, maggiori investimenti su prevenzione e diagnosi precoce, la digitalizzazione del sistema sanitario.

Sono questi le principali richieste contenute documento programmatico presentato al Governo e alle istituzioni politiche, dopo gli Stati generali sul diabete, da FeSDI (Federazione delle società diabetologiche italiane), Università di Roma Tor Vergata e Intergruppo parlamentare Obesità diabete e malattie croniche non trasmissibili, sostenuti da oltre 20 tra società scientifiche e associazioni dei pazienti.

Più risorse per una cura multidisciplinare e una prevenzione efficace

Il documento chiede adeguate risorse e personale per estendere il modello dei team multiprofessionali di medici, infermieri, dietisti, psicologi e podologi sul territorio nazionale (servirebbero 350-400 centri di questo tipo ognuno dei quali ad assistere circa 15.000 persone). Il tutto sfruttando a pieno il ruolo del diabetologo quale manager della cronicità e intensificando la sua collaborazione multidisciplinare sia con altri specialisti come internisti, cardiologi, nefrologi, neurologi e oculisti, sia con la medicina generale

Ai cittadini, si legge nel documento, vanno garantite le tecnologie più innovative per il monitoraggio del glucosio e la somministrazione di insulina, così come le terapie farmacologiche più avanzate, i cui costi vanno ponderati con il vantaggio di poter ridurre le complicanze del diabete nonché di migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Inoltre, affermano esperti ed associazioni, sono necessarie nuove e più impattanti campagne di informazione ai cittadini per la promozione dei corretti stili di vita, nonché ampie iniziative per lo screening. Bisogna insistere sui fattori di rischio modificabili, costruendo ambienti favorevoli alla salute, rendendo l’attività fisica e la sana alimentazione facilmente accessibili.

Infine nel documento si sottolinea che teleconsulti, teleassistenza, educazione terapeutica via web, condivisione di dati clinici sono strumenti che possono contribuire a migliorare la qualità dell’assistenza, aumentandone prossimità e capillarità, e favorendo il continuo dialogo medico-paziente.

L’on. Roberto Pella, presidente dell’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili afferma:

i lavoro svolto negli Stati Generali sul Diabete è un passo fondamentale per mettere il tema al centro dell’agenda istituzionale secondo un approccio olistico e multisettoriale, volto a garantire alle persone con diabete gli stessi diritti delle persone sane, portando avanti un’alleanza tra tutti i soggetti coinvolti e promuovendo a tutti i livelli di governo la cultura dei sani stili di vita e della prevenzione”.

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Redazione

articolo a cura della redazione