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Farmaci in Italia: solo uno su cinque è equivalente

Secondo l'ultimo rapporto pubblicato, dall’associazione Egualia, i generici-equivalenti hanno rappresentato il 23,3% del totale del mercato, contro una media europea che supera il 50%

È stato recentemente pubblicato, dall’associazione Egualia, il rapporto annuale: “Il mercato italiano dei farmaci generici-equivalenti per il 2024“.

Secondo il documento, il mercato dei farmaci generici-equivalenti ha un valore complessivo di 1,7 miliardi di euro; con riferimento ai volumi, ossia alle confezioni vendute nel canale farmacia, lo scorso anno i generici-equivalenti hanno rappresentato il 23,3% del totale del mercato. Si tratta di un dato molto inferiore a quello della media dei paesi UE in cui il consumo di generici-equivalenti copre tra il 50 e il 60% del mercato farmaceutico.

L’andamento del 2024 appare in linea con il 2023. Su un totale di 1,8 miliardi di confezioni di farmaci vendute, gli equivalenti rappresentano il 20,8% delle vendite in classe A, il 2,2% in classe C e lo 0,3% nell’area dell’automedicazione. Nel dettaglio, l’89% dei circa 422 milioni di confezioni di generici vendute appartengono alla classe A, totalmente rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale; il 9,6% è in classe C e solo l’1,4% ricade nell’area dell’automedicazione.

Le vendite di generici-equivalenti nelle farmacie aperte al pubblico sul totale del mercato farmaceutico (Anni 2001-2024)

 

Le vendite di generici-equivalenti nelle farmacie aperte al pubblico sul totale del mercato farmaceutico (Anni 2001-2024)

 

Le differenze regionali nei consumi, nelle regioni del Sud Italia preferito il farmaco di marca off-patent

Nel mercato dei farmaci rimborsati di Classe A, il ricorso ai generici-equivalenti continua a mostrare una ampia variabilità territoriale. Le regioni del Nord sono l’area dove vengono maggiormente venduti, con una quota del 40,4%; segue il centro con il 29,5% e infine il Sud, con una quota del 24,3%.

I tassi di vendita più elevati registrano in Piemonte e Lombardia (40,9% e 42,5%, rispettivamente) insieme alla provincia autonoma di Trento (45,3%). Al Sud si trovano le regioni con le quote più basse: Campania, Calabria e Basilicata, con percentuali comprese tra il 21,8% e il 23,3%.

Un’altra differenza riguarda la spesa privata a carico dei cittadini: al Sud viene preferito il farmaco di marca off-patent, più costoso, rispetto al generico-equivalente interamente rimborsato dal SSN. Una tendenza che nel 2024 ha generato una spesa aggiuntiva di 1.034 milioni di euro, pagata direttamente dai pazienti come differenziale di prezzo. Sono Lazio e Molise le regioni che presentano la maggiore incidenza di questa spesa sul totale SSN nel canale retail, con il 16,3% e il 15,8%, rispettivamente.

Il consumo di generici-equivalenti per aree geografiche – Quantità e valori

Il consumo di generici-equivalenti per aree geografiche
Il consumo di generici-equivalenti per aree geografiche – Quantità e valori

Categorie terapeutiche e molecole: ai primi posti le classi di farmaci per il trattamento di patologie croniche

In termini di volumi, l’analisi delle categorie terapeutiche in classe A vede ai primi posti le classi di farmaci per il trattamento di patologie croniche ad ampia diffusione, come ipertensione, dislipidemie, disturbi gastrici.

Primi fra tutti gli ACE-inibitori semplici, con una quota di generici-equivalenti pari al 49,24% e a seguire le statine (con il 49,74%); gli inibitori di pompa protonica si trovano in terza posizione (47%) seguite dai beta-bloccanti (46,5%).

In Classe C, sempre parlando di volumi domina invece la categoria dei prodotti per la disfunzione erettile: in questa categoria i generici-equivalenti registrano il 73%. Seguono i ‘tranquillanti’ con il 39,1% e la categoria degli ipnotici/sedativi, con il 37,2%.

Quali sono invece le molecole più consumate? Nell’ambito della classe A, queste  appartengono al trattamento di ulcera, ipertensione e diabete. Prima in classifica il pantoprazolo, che assorbe il 7%, a volumi, sui consumi; seguono il beta bloccante bisoprololo (6%), l’ACE inibitore ramipril (4%) e la metformina (4%).

In fascia C, tra le dieci molecole generiche a maggior consumo, lorazepam si colloca al primo posto con il 22%, seguito da alprazolam (13%) e lormetazepam (8%). Al 6% si trova l’associazione gentamicina/betametasone, seguita da molecole  come tadalafil e paracetamolo al 5%. Chiudono i principi attivi: aciclovir, zolpidem, delorazepam e bromazepam, con una quota del 4% ciascuno.

Le prime 10 molecole generiche a maggior consumo  in classe A
Sell-out UN MAT 12/2024

Le prime 10 molecole generiche a maggior consumo  in classe A
Le prime 10 molecole generiche a maggior consumo  in classe A

 

 

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alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.

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