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Pazienti fragili, le proposte della SIMG Veneto

Piani di cura personalizzati, monitoraggio proattivo e diagnosi precoce, sono le proposte che arrivano dal Congresso regionale SIMG di Padova

In Veneto quasi la metà degli adulti (48%) convive con una malattia cronica; l’età media continua a salire e già oggi gli over 65 sono il 24% della popolazione. Numeri, in linea con quelli del resto d’Italia, che portano in primo piano il grande tema dell’assistenza ai pazienti fragili.

In questa Regione, nell’ambito della medicina territoriale, si sperimentano soluzioni innovative, come la collaborazione tra gruppi di MMG e infermieri, che può rappresentare il punto di partenza per una nuova visione della medicina d’iniziativa.

Il tema è stato affrontato nel corso del congresso regionale della Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure Primarie (SIMG) Veneto, intitolato “Il tempo delle proposte”, che si è svolto a Padova il 9 e 10 maggio.

Un approccio olistico a problematiche complesse

Secondo Biancamaria Fraccaro, presidente del Congresso SIMG Veneto, “i pazienti hanno esigenze rilevanti che non trovano risposta solo nella medicina specialistica, ma richiedono una visione d’insieme, una valutazione multidimensionale sostenuta da un approccio olistico, una capacità di relazione e consulenza.” E aggiunge:

per mantenere alta la qualità delle cure non è sufficiente analizzare le singole prestazioni, ma si devono valutare indicatori di esito e di processo condivisi, rispettando l’approccio di una medicina che guardi al paziente nel suo contesto sociale e secondo i valori etici fondamentali della professione.”

Fraccaro ricorda che vanno affrontate varie criticità, “come la carenza di medici, le difficoltà del ricambio generazionale,la mancanza di un insegnamento specialistico strutturato della medicina di famiglia ”.

La collaborazione tra MMG e infermieri

Maurizio Cancian, tra i responsabili scientifici del congresso, sottolinea:

i nuovi bisogni di salute dei cittadini, come ci dicono le esperienze avanzate del Veneto, trovano risposte adeguate quando si creano le condizioni per un’esperienza di lavoro integrato tra MMG e infermieri come risposta a questa emergenza sanitaria, sviluppando processi di cura proattivi in cui si adotta la strategia della medicina di iniziativa, con la pianificazione delle cure e la presa in carico del paziente senza aspettare che la malattia si manifesti”.

“L’esperienza innovativa del Veneto – aggiunge Cancian –  dove si sono formati molti gruppi di collaborazione tra MMG e infermieri, dimostra che questo modello raggiunge obiettivi di salute importanti. In questa fase di riorganizzazione territoriale è necessario analizzare e porre a confronto i dati di queste realtà per identificare le strategie adeguate e trasferire gradualmente le esperienze virtuose a tutti i cittadini della regione”.

Veneto precursore nella valutazione multidimensionale

Nel processo di rinnovamento della presa in carico del paziente anziano, la SIMG offre strumenti all’avanguardia, con iniziative come il progetto “Radar”, che definisce un percorso formativo nelle cure primarie per identificare i pazienti fragili, stratifica la popolazione secondo i diversi gradi di fragilità, pianifica e personalizza le cure sulla base dei domini evidenziati dalla Valutazione Multidimensionale.

“Il Veneto – spiega Pierangelo Lora Aprile, segretario scientifico SIMG – è stata la Regione pioniera, nel 1996, a validare uno strumento di Valutazione Multidimensionale (SVAMA: scheda per la Valutazione Multidimensionale della persona anziana), che oltre alla valutazione clinica esplora globalmente i bisogni della persona fragile/anziana per una pianificazione personalizzata delle  cure. SVAMA ha permesso di validare lo strumento MPI (Multi Prognostic Index) indicato dalle recenti Linee Guida Nazionali sulla Valutazione Multidimensionale, da cui è stata elaborata e validata una formulazione breve (Brief-MPI), implementata da SIMG nelle cartelle cliniche informatizzate più diffuse dei MMG”.

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Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.

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