Negli ultimi decenni, numerosi studi hanno esaminato la relazione tra assunzione di calcio e rischio di sindrome metabolica (MetS) negli adulti, ma i risultati ottenuti finora sono stati poco coerenti tra loro.
Una revisione sistematica e metanalisi dose-risposta, pubblicata sulla rivista Obesity Reviews, ha valutato la relazione tra assunzione di calcio e MetS negli adulti, sulla base di una ricerca sistematica di tutti gli articoli pubblicati fino a luglio 2023 nei principali database di letteratura medico-scientifica, includendo gli studi osservazionali che hanno indagato l’associazione tra l’apporto di calcio (Ca) con la dieta e la MetS negli adulti.
Dall’analisi statistica di 15 studi trasversali e due studi di coorte per complessivi 74.720 partecipanti e 18.200 casi, è emerso che il livello più alto rispetto a quello più basso di assunzione di Ca con la dieta era correlato a una riduzione significativa del 23% della probabilità di MetS (OR= 0,77; IC al 95%: 0,66-0,89).
L’analisi lineare dose-risposta delle stime di 12 indagini ha mostrato che ogni incremento di 100 mg/die nell’assunzione di Ca con la dieta era associato a una riduzione marginalmente significativa del 3% delle probabilità di MetS (OR= 0,97; IC al 95%: 0,93-1,01).
Nell’analisi dose-risposta non lineare di 12 studi con 67.896 partecipanti, è stata riscontrata un’associazione significativa tra l’assunzione di calcio con la dieta e la MetS (P non linearità <0,001); l’assunzione di 500 mg/die di calcio con la dieta è stata correlata con la massima riduzione delle probabilità di MetS.
Secondo questa metanalisi, in conclusione, la probabilità di sviluppare sindrome metabolica era significativamente più bassa negli adulti con un livello più elevato di assunzione di calcio. Sono necessarie ulteriori indagini di coorte prospettiche su larga scala per ottenere risultati più solidi e accurati.