Tumore al polmone, tre esami semplici per individuarlo
Uno studio dell’Istituto Europeo di Oncologia punta a semplificare l’iter per la diagnosi precoce, fondamantale per aumentare la sopravvivenza
Delineare un profilo di rischio per il tumore al polmone con un kit di esami poco costosi e non invasivi. Questo l’obiettivo del Lung Cancer Screening Project progetto di ricerca dell’Istituto Europeo di Oncologia, finanziato con i fondi del 5×1000.
La tempestività della diagnosi in questo tipo di tumore ha un peso decisivo sulla sopravvivenza dei pazienti. Come ricorda Lorenzo Spaggiari, direttore del Programma Polmone IEO e principal investigator dello studio: “Attualmente la malattia ha un tasso di sopravvivenza a 5 anni calcolata al 54%, se è agli esordi ed è ancora localizzata. Ma la guaribilità è direttamente proporzionale alla precocità della diagnosi e può andare ben oltre questa soglia e arrivare fino all’80%. La chirurgia infatti ha sviluppato tecniche mininvasive, fra cui la chirurgia robotica, in grado di trattare i tumori piccoli con la massima efficacia oncologica, oltreché con la minima tossicità per la persona. Eppure soltanto il 15% dei casi è diagnosticato in fase iniziale, e quindi la mortalità globale risulta, paradossalmente appunto, molto elevata, con un triste record di 100 morti al giorno solo in Italia”.
Il progetto dello IEO combina il test del respiro (breath test) con le analisi delle urine e del sangue per determinare il rischio di tumore. Sulla base di questi dati il medico può decidere approfondimenti diagnostici ulteriori come la TAC.
Lo IEO sta già testando la capacità del test del respiro con un dispositivo elettronico nella divisione di Chirurgia Toracica a partire dal 2012. Nel 2016 sono stati pubblicati i primi risultati su 146 pazienti, il tumore allo stadio iniziale è stato rilevato nel 91% dei casi. L’analisi delle urine si basa su uno studio condotto con l’Università degli Studi di Milano che ha dimostrato la capacità del fiuto dei cani di individuare nelle urine la presenza di sostanze che indicano una condizione di malattie: Il progetto dello IEO punta a individuare quelle legate al tumore al polmone. Anche nel sangue si trovano i prodotti del metabolismo tumorale, che saranno meglio definiti da questa ricarca.
Roberto Gasparri, chirurgo toracico IEO e co-principal investigator dello studio spiega: “vogliamo effettuare per la prima volta un‘analisi, sia quantitativa che qualitativa, delle particelle che il tumore produce e rilascia: i composti organici volatili (VOCs) nel respiro e nelle urine, e le proteine nel sangue. Confronteremo i dati di due grandi gruppi di soggetti: 200 malati, reclutati presso il nostro Istituto, e 200 soggetti sani ma con un elevato rischio di tumore polmonare (forti fumatori, pazienti con BPCO, enfisema o asma). Siamo convinti di ottenere così un identikit del tumore negli stadi precoci, quando è così piccolo che neppure la Tac lo può rilevare. Potremmo così riconoscere la presenza malattia in uno stadio precoce ed iniziale e accelerare la strada della diagnosi e della guarigione”.