Ecco perché mangiare meno può allungare la vita
Il segreto per vivere più a lungo potrebbe essere semplicemente mangiare di meno. Diminuire l’apporto di calorie, infatti, può ridurre i livelli di infiammazione sistemica, che sono la premessa per lo sviluppo di malattie croniche e tumori.
Un nuovo studio sperimentale ha indagato più a fondo gli effetti di una restrizione calorica nella dieta, verificandone gli effetti a livello cellulare. I ricercatori hanno utilizzato un gruppo di animali analizzando i cambiamenti a livello cellulare e di espressione genica in diversi tessuti, organi e apparati, in un arco di tempo paragonabile a due decenni di vita nell’uomo. È emerso che un’alimentazione con meno calorie potrebbe rallentare molto le modificazioni geniche legate all’invecchiamento e allontanare il rischio di ammalarsi.
Questa ricerca offre anche un quadro interessante dei possibili target di strategie anti-invecchiamento.
Lo studio
I ricercatori americani del Salk Institute for Biological Studies, La Jolla (USA), in collaborazione con una team cinese della Chinese Academy of Sciences di Beijing (Cina) hanno messo a confronto un gruppo di topi da laboratorio sottoposti a una dieta a restrizione calorica (-30% di calorie) con un gruppo analogo, che ha seguito una dieta normale, dall’età di 18 mesi a quella di 27 mesi. Un periodo che grosso modo corrisponde a sottoporre un uomo a una dieta ipocalorica dai 50 ai 70 anni.
All’inizio e a conclusione della dieta, i ricercatori hanno isolato e analizzato un totale di 168.703 cellule di 40 tipi diversi, in 56 topi. Le cellule provenivano da tessuti adiposi, fegato, rene, aorta, pelle, midollo osseo, cervello e muscoli. In ogni cellula isolata, i ricercatori hanno utilizzato la tecnologia di sequenziamento genico a singola cellula per misurare i livelli di attività dei geni. Hanno anche esaminato la composizione complessiva dei tipi di cellule all’interno di un dato tessuto.
Quindi, hanno confrontato i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo nei topi con alimentazione normale e in quelli con una dieta con meno calorie.
I risultati
I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Cell rivelano che, complessivamente, il 57% dei cambiamenti legati all’età nella composizione cellulare osservati nei tessuti dei ratti con una dieta normale non erano presenti nei ratti con una dieta ipocalorica.
Alcune delle cellule e dei geni più influenzati dal tipo di alimentazione sono quelli relativi al metabolismo lipidico alle infiammazioni e al sistema immunitario. Per esempio nel tessuto adiposo bruno una dieta ipocalorica ripristinava i livelli di espressione di più geni antinfiammatori rispetto a quelli osservati nei giovani animali.
“La scoperta principale di questo studio è che l’aumento della risposta infiammatoria durante l’invecchiamento potrebbe essere sistematicamente represso dalla restrizione calorica – afferma uno degli autori, Jing Qu professore della Chinese Academy of Sciences. – Lo stato delle tue cellule mentre invecchi dipende chiaramente dalle tue interazioni con il tuo ambiente, che include cosa e quanto mangi.”