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nicturia

Poliuria notturna, può essere causata da ipertensione non trattata

  • Alessandro Visca
  • Medicina

La nicturia, la necessità di alzarsi durante la notte per urinare, è un disturbo che colpisce, secondo dati presenti in letteratura, tra l’11% e il 35,2% degli uomini tra 20 e 40 anni e fino al 93% degli over 70.
La Sindrome da Poliuria Notturna, che comporta più di due minzioni per notte, secondo un recentissimo studio colpisce tra il 17 e il 41% dei pazienti con nicturia.

La causa principale di questo disturbo viene generalmente indicata nell’ingrossamento della ghiandola prostatica, fenomeno associabile all’invecchiamento. Tuttavia, vanno considerati anche altri fattori.

Come spiega il professor Salvatore Sansalone specialista in Urologia all’Università di Tor Vergata a Roma:

“In realtà il disturbo ha comorbidità con molte altre situazioni cliniche come le apnee notturne e la pressione alta. Disturbi che portano il paziente a cadere in una spirale di disagio e stanchezza. Anche perché i risvegli si verificano nella prima parte della notte, quando prevale il sonno ad onde lente, il più ristorativo.”

L’approccio terapeutico

Gli interventi per cercare di arginare il disturbo e favorire il riposo di chi ne soffre, come spiega Sansalone: “sono diversi e spaziano da quello comportamentale che agisce sulle abitudini e gli stili di vita a quello medico e chirurgico. Parole d’ordine in questi casi, step graduali e un atteggiamento il più possibile conservativo.

Ci sono poi una serie di consigli dietetici e comportamentali: “assumendo meno liquidi la sera, evitando caffeina, alcol e fumo, aumentando l’attività fisica e con il trattamento medico si possono migliorare nettamente i sintomi, il sonno, il riposo, la qualità di vita e non ultimo l’umore. Tra gli interventi nutrizionali si sconsigliano alimenti troppo ricchi di sodio e si raccomanda di limitare carne rossa e amidi, specialmente nel pasto serale, in favore di grassi polinsaturi e vegetali.

alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.