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Fibrillazione atriale, nuovi indicatori per valutare la qualità delle cure

fibrillazioneLa fibrillazione atriale (FA) è il disturbo del ritmo cardiaco più comune e colpisce più di 40 milioni di persone in tutto il mondo. La gestione dei pazienti con FA è un problema rilevante per la qualità di vita del paziente e per il peso sui sistemi sanitari. Le persone affette da questo disturbo hanno maggiori rischi di complicanze, tra cui ictus, insufficienza cardiaca e demenza e hanno il doppio delle probabilità di essere ricoverate in ospedale rispetto ai loro coetanei senza FA.

L’onere economico della FA è in aumento, principalmente a causa di complicazioni e ospedalizzazioni. Esistono terapie efficaci (ad esempio per prevenire l’ictus) ma non vengono utilizzate in modo coerente.

Una novità importante arriva dal congresso virtuale dell’European Heart Rhythm Association, EHRA 2021, durante il quale sono stato presentati i primi indicatori di qualità concordati a livello internazionale per valutare la gestione e gli esiti clinici nei pazienti adulti con FA. Il documento è stato pubblicato su EP Europace, una rivista della Società Europea di Cardiologia (ESC), ed è stato sviluppato dall’EHRA in collaborazione con la Heart Rhythm Society (HRS), l’Asia Pacific Heart Rhythm Society (APHRS) e la Latin American Heart Rhythm Society (LAHRS).

Lo studio ha identificato diversi ambiti in cui valutare la qualità dell’approccio alla FA

Il gruppo di esperti, che comprendeva pazienti con fibrillazione atriale, ha seguito tre passaggi:

  1.  identificazione dei domini di cura per la diagnosi e la gestione della fibrillazione atriale;
  2.  riesame della letteratura per identificare indicatori di qualità per ogni dominio;
  3. selezione finale degli indicatori di qualità attraverso una serie di votazioni.

Sono stati identificati sei ambiti di cura:

  • valutazione del paziente al basale e follow-up,
  • terapia anticoagulante,
  • strategia di controllo della frequenza cardiaca,
  • strategia di controllo del ritmo cardiaco,
  • gestione dei fattori di rischio
  • risultati (outcomes) clinici.

Per ogni ambito sono stati identificati indicatori di qualità. Ad esempio, un indicatore di qualità per la valutazione del paziente è la percentuale di pazienti valutati per il rischio di ictus. Per gli anticoagulanti un indicatore di qualità è la percentuale di pazienti ai quali è stata prescritta in modo appropriato questa terapia di prevenzione dell’ictus. Per la gestione dei fattori di rischio, l’indicatore è la percentuale di pazienti con fattori identificati (ad esempio obesità, fumo, ipertensione, apnea ostruttiva del sonno, abuso di alcol, mancanza di esercizio fisico e scarso controllo glicemico).

Per quanto riguarda gli outcomes gli indicatori di qualità riguardano le conseguenze della malattia (es. ictus, ospedalizzazione), complicazioni del trattamento (es. sanguinamento) e risultati riferiti dal paziente (es. qualità della vita, sintomi, benessere emotivo e funzione cognitiva).

Un riepilogo degli indicatori di qualità è stato incorporato nelle linee guida ESC per la diagnosi e la gestione della fibrillazione atriale. Secondo Elena Arbelo dell’Università di Barcellona (Spagna), prima autrice del documento:

Questo dovrebbe migliorare la loro diffusione e integrazione nella pratica clinica. La moderna sanità richiede che valutiamo lo standard di cura che i pazienti ricevono e i loro risultati. È essenziale che venga presa in considerazione la prospettiva del paziente, soprattutto perché la maggior parte delle terapie per la fibrillazione atriale mira a migliorare i sintomi, il benessere e la qualità della vita .

Arbelo aggiunge:

Ci auguriamo che gli indicatori di qualità aiuteranno le istituzioni a valutare e monitorare l’aderenza alle linee guida di pratica clinica. In definitiva questo dovrebbe portare a una migliore qualità delle cure per i pazienti con fibrillazione atriale .

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.