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Malnutrizione del paziente oncologico, il ruolo del MMG

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Il medico di medicina generale può avere un ruolo fondamentale nell’alleanza terapeutica necessaria per affrontare il tema del deficit nutrizionale dei pazienti oncologici. Lo afferma un Consensus Document, elaborato con la partecipazione di oncologi e altri attori coinvolti nell’assistenza al paziente oncologico, che ha individuato 13 statements per definire un nuovo modello di gestione delle problematiche nutrizionali in oncologia.

In particolare, secondo gli esperti della Consensus, il MMG può migliorare l’empowerment del paziente, favorendo il suo coinvolgimento nel percorso di diagnosi e cura della malattia con i suoi aspetti nutrizionali, fornire indicazioni nutrizionali dettagliate e consigliare la compilazione di un diario giornaliero su azioni che riguardano lo stato di salute, come nutrizione, controllo del dolore, deambulazione, funzioni fisiologiche.

La malnutrizione è una condizione diffusa nei pazienti con tumore

Gli esperti stimano che dal 30 al 50% dei pazienti oncologici è malnutrito o a rischio malnutrizione, una condizione che interferisce negativamente con la risposta alle cure, aumenta il tasso di complicanze e peggiora la qualità di vita.

Il Consensus Document, promosso da NHSc (Nestlé Health Science) si propone di migliorare la gestione di tutto il percorso del paziente oncologico a partire dalla formazione dei clinici e dalla necessità del coinvolgimento precoce di un esperto in nutrizione clinica all’interno del team multidisciplinare.

La proposta ha anche lo scopo di aumentare l’attenzione da parte delle istituzioni sanitarie affinché i supporti nutrizionali siano riconosciuti come una vera e propria terapia e siano pertanto accessibili e forniti gratuitamente a tutti i pazienti anche al di fuori dell’ospedale.

Infine, suggerendo nuovi percorsi e nuovi ruoli per i soggetti coinvolti, l’auspicio è di favorire la comunicazione, la collaborazione e il coordinamento tra i membri del team multidisciplinare e migliorare l’integrazione tra ospedale e territorio per garantire la continuità assistenziale e la gestione più appropriata di tutti i casi.

Le necessità del paziente oncologico malnutrito

Nel corso di una presentazione del documento Paolo Bossi, professore associato di Oncologia Medica all’Università di Brescia ha inquadrato la problematica della malunutrizione che coinvolge il 30-50% dei pazienti oncologici, con un’incidenza maggiore che riguarda i tumori del pancreas (77,1%), gastroesofagei (69%) gastrointestinali (62,2%), del colon-retto (62,2%), dell’apparato respiratorio (59,6%) e testa collo (48,4%).

Le maggiori criticità nell’attuale gestione del paziente oncologico con problematiche nutrizionali riguardano la diagnosi e presa in carico, la gestione del problema nutrizionale, il monitoraggio dello stato nutrizionale, la mancanza di protocolli condivisi, bassi livelli di competenza e consapevolezza, oltre alla mancanza di risorse. Secondo Bossi:

Per uniformare la gestione delle problematiche nutrizionali, assicurando a tutti i pazienti interventi tempestivi ed efficaci è necessaria la definizione di percorsi di cura e protocolli condivisi che stabiliscano ruoli e responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella gestione del paziente oncologico malnutrito.

“Un corretto approccio – prosegue Bossi – dovrebbe comprendere protocolli standardizzati di screening che aiutino nella definizione di situazioni ad alto rischio di malnutrizione per le quali sia sempre previsto il counseling o l’intervento nutrizionale, secondo l’approccio raccomandato dalle linee guida delle società scientifiche. Si auspica, inoltre, l’individuazione di una figura di riferimento che, a seconda delle fasi di malattia e di trattamento, garantisca l’appropriatezza del percorso nutrizionale del paziente e la valutazione del supporto nutrizionale; da ultimo si raccomanda l’organizzazione di cartelle informatizzate che permettano il rapido calcolo di score per la definizione dello stato nutrizionale del paziente e facilitino lo scambio di informazioni tra gli esperti del team multidisciplinare”.

Un documento che indica un modello di gestione

Il Consensus Document è stato con un processo articolato, a partire dalla costituzione di uno Strategic Board e di un Advisory Board a composizione multidisciplinare.

Sono state condotte 40 interviste ai principali attori coinvolti nella gestione della nutrizione clinica nei pazienti con tumore testa-collo e gastrointestinale: oncologi, chirurghi oncologi, radioterapisti; esperti in nutrizione clinica; infermieri e caregiver/pazienti, con l’obiettivo di approfondire l’attuale modello di presa in cura del paziente, le problematiche nutrizionali, individuarne le criticità e le possibili aree di miglioramento.

L’ultima fase del progetto ha previsto lo svolgimento di una Consensus Conference (che si è svolta il 22 giugno 2021) nella quale è stata coinvolta una platea multidisciplinare di stakeholders, finalizzata alla condivisione e votazione dei 13 statements relativi al nuovo modello di gestione delle problematiche nutrizionali proposti dall’Advisory Board e che nello specifico si riferiscono a:

  • Appropriatezza degli interventi sanitari
  • Adeguata formazione degli operatori sanitari
  • Aumento dell’awareness
  • Screening nutrizionale
  • Il percorso di cura e gestione
  • Il team multidisciplinare
  • Il ruolo dell’esperto in nutrizione clinica
  • Il percorso chirurgico
  • Coinvolgimento dei MMG
  • Monitoraggio dello stato nutrizionale
  • Attenzione al paziente, aderenza al trattamento e alleanza terapeutica
  • Nutrizione Artificiale Domiciliare
  • Accesso ai supporti nutrizionali

 

alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.