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Medici e infermieri italiani candidati al premio Nobel per la pace

  • Alessandro Visca
  • Sanità

“Solo il fatto che la candidatura per il premio Nobel per la pace ai medici e infermieri italiani sia stata accettata è già una vittoria, che evidenzia come lo sforzo e il sacrificio di tanti soprattutto nel primo periodo della pandemia non è passata inosservata nel mondo”, così Danilo Mazzacane, segretario generale Cisl Medici Lombardia, commenta la notizia della candidatura al prestigioso riconoscimento internazionale del nostro personale sanitario:

”Essere candidati al Nobel per la Pace 2021 riferito all’emergenza del 2020 – aggiunge Mazzacane – offre un’occasione in più per non dimenticare tutti gli operatori sanitari, medici e altre professionalità sanitarie italiani, tenuto conto che la motivazione è la seguente:

“Il personale sanitario italiano è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria, nella quale ha ricorso ai possibili rimedi di medicina di guerra combattendo in trincea per salvare vite e spesso perdendo la loro”.

Non ci sono precedenti, non era mai accaduto che il personale sanitario di una nazione ricevesse una candidatura al Nobel per la pace che viene assegnato a Oslo, in Norvegia ogni anno dal 1901, per volere del suo fondatore, Alfred Nobel.

“In ogni attività lavorativa – commenta Mazzacane – conta la capacità organizzativa dei dirigenti e la fidelizzazione del personale, che non è possibile con un regime contrattuale improntato sulla  precarietà del posto di lavoro. Eppure senza risorse adeguate, senza informazioni sul virus, con una grande energia e dedizione migliaia di medici, infermieri ed operatori sanitari tutti, hanno cercato di fare il possibile, armati si può dire solo del loro coraggio, del loro spirito di abnegazione e del giuramento di Ippocrate.

“Ora non dobbiamo dimenticare chi è deceduto tra i nostri 340 colleghi, ma dobbiamo soprattutto onorare il loro sacrificio esigendo un cambio di rotta nella Sanità pubblica, visto che i fondi ora ci sono e  occorre solo evitare gli errori.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.