Tumore al seno, una guida per capire cosa sentono le donne
In Italia le donne con con un tumore al seno avanzato sono circa 37 mila, dalle loro testimonianze è nato un decalogo (leggilo qui) che aiuta a comprendere gli stati d’animo di chi convive con la malattia. Battezzato “Note di Vita” lo strumento nasce dalla campagna “È Tempo di Vita”, promossa da Novartis Italia in collaborazione con Salute Donna Onlus.
Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna Onlus, spiega:
si tratta di una guida speciale, ispirata e realizzata partendo dall’esperienza delle nostre donne, per aiutare tutti coloro che intrecciano il cammino di una donna con il tumore al seno in stadio avanzato a capire come si sente, quali parole e quali gesti sono di aiuto, quali invece non portano loro alcun beneficio.”
In occasione della Giornata Nazionale del tumore al seno metastatico, celebrata il 13 ottobre, sarà pubblicato sulle pagine social di “È Tempo di Vita” il quinto e ultimo appuntamento della Life Academy, un ciclo di conversazioni condotto dalla psicoterapeuta Stefania Andreoli. È Tempo di Vita conta oltre 56 mila utenti tra Facebook e Instagram.
Stefania Andreoli, sottolinea:
nel salotto della Life Academy il parere oncologico incontra la scrittura e la mindfulness, ma lascia anche il posto a temi come l’intimità e il supporto. Con la Life Academy abbiamo sottolineato il senso profondo di questa campagna: ricordare alle donne che è sempre tempo di vita, donando loro uno spazio dove comprendere che non sono sole in questo percorso.”.
Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toraco-Polmonare, Istituto Nazionale Tumori IRCCS, Fondazione ‘G. Pascale’ di Napoli, conclude:
oggi una donna con una diagnosi di tumore al seno avanzato si trova di fronte a prospettive radicalmente diverse rispetto a solo qualche anno fa, perché sono aumentate le aspettative di vita ed è parallelamente migliorata anche la qualità di vita nella quotidianità. Adesso, infatti, possiamo avvalerci di molecole appartenenti alla categoria degli inibitori delle cicline che sono in grado di raddoppiare la sopravvivenza rispetto alle precedenti terapie e stiamo così andando verso un traguardo importante, che chiamiamo cronicizzazione dello stadio avanzato. Oggi più che mai è fondamentale affrontare il tumore al seno con un approccio olistico: non curiamo più il tumore, ma la donna malata di tumore. Proprio in quest’ottica è fondamentale instaurare un dialogo costruttivo, aperto e improntato all’ascolto, tra il medico e la paziente: non è più una richiesta generica e accessoria, ma è diventata una priorità chiara per le donne, come emerge bene dalla campagna È Tempo di Vita.”