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Donne apertura

Salute della donna, il ruolo cruciale della corretta informazione

La consapevolezza dei cambiamenti fisiologici legati alle diverse fasi della vita e una corretta informazione sui rischi per la salute e la prevenzione hanno un ruolo centrale per la protezione della salute della donna.

Un’interessante panoramica sul tema è stata offerta da rappresentanti di società scientifiche e associazioni impegnate sul fronte della salute femminile, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede milanese di Theramex, azienda farmaceutica specializzata in 4 aree cruciali per la salute della donna: contraccezione, fertilità, menopausa e osteoporosi

Contraccezione: il numero di donne italiane che utilizzano la contraccezione ormonale è tra i più bassi in Europa

Secondo un’indagine condotta nel 2016 dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia in Italia una donna su quattro utilizza metodi poco sicuri per evitare una gravidanza indesiderata e la contraccezione ormonale viene scelta solo dal 16,2% delle donne, dato fra i più bassi in Europa. Franca Fruzzetti, presidente della Società italiana della contraccezione, sottolinea:

lo scarso ricorso alla contraccezione ormonale è dovuto a diversi fattori, tra cui la disinformazione gioca senza dubbio un ruolo di rilievo. In generale, l’uso di metodi anticoncezionali è importante per tutta la durata dell’età fertile della donna, consentendole di vivere con serenità la propria sessualità, prevenendo il rischio di gravidanze indesiderate, e concorrendo così al suo benessere psico-fisico. Inoltre, se consideriamo la contraccezione ormonale, non bisogna dimenticare che i vantaggi non sono solo contraccettivi, ma possono essere anche terapeutici.”

Fertilità: supportare le coppie che devono ricorrere alla procreazione assistita per scelte consapevoli

Mario Romano Mignini Renzini, Ddirettore UO Ginecologia, responsabile Centro PMA Biogenesi degli Istituti Clinici Zucchi di Monza e coordinatore medico Centri Eugin Italia, spiega:

In Italia, nel 2020 sono stati effettuati oltre 80.000 cicli con oltre 11.000 bambini nati vivi. Con procreazione medicalmente assistita, in realtà, si intendono diverse tipologie di trattamenti che possono usare i gameti della coppia, riproduzione assistita omologa, oppure con il supporto di donatori esterni, eterologa. In ogni caso, sono percorsi impegnativi sia fisicamente sia psicologicamente e, per questo, è fondamentale che la coppia riceva tutte le informazioni e il supporto specialistico per poter trovare il percorso più adatto alle proprie esigenze.”

Menopausa: le barriere culturali che limitano il ricorso alla terapia ormonale sostitutiva

Sintomi come vampate di calore, stanchezza, emicrania, disturbi del sonno, depressione possono avere un impatto negativo sulla qualità di vita della donna nel momento della menopausa. Angelo Cagnacci, presidente della Società italiana della menopausa, ricorda:

Oggi abbiamo a disposizione terapie a base di ormoni, le cosiddette TOS o terapie ormonali sostitutive, che possono aiutare le donne a gestire la menopausa contrastando quei sintomi che hanno un importante impatto sulla loro vita quotidiana e il loro senso di benessere

Tuttavia, secondo un’indagine di Fondazione Onda, solo il 50 per cento delle donne in menopausa che presentano sintomi ricorre a rimedi per limitarli e il ricorso alla sola TOS riguarda solo il 5% della popolazione interessata. Inoltre, dall’indagine è emerso che la terapia ormonale è stata proposta solo a una donna su quattro e che nel 18% dei casi è stata rifiutata. Alla base di questo rifiuto si è osservata soprattutto una forte barriera culturale che associa la menopausa a una fase naturale nella vita della donna in cui non è necessario prendere farmaci, se non strettamente necessari. Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda, commenta:

per aiutare le donne a vivere più serenamente questo momento è importante supportarle attraverso un’informazione adeguata su cosa dovranno aspettarsi da questa fase della loro vita e anche su come farvi fronte per viverla al meglio. La salute e il benessere delle donne in ogni fase della loro vita, inclusa la menopausa, è un elemento fondamentale per il pieno sviluppo della nostra società.

Osteoporosi: ancora sottoutilizzate le terapie farmacologiche che possono prevenire le fratture da fragilità

Fabio Vescini, Segretario generale SIOMMMS, Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro, spiega:

le fratture da fragilità possono compromettere l’indipendenza e la qualità della vita di circa 3,2 milioni di donne italiane con osteoporosi, rappresentando un grave ostacolo all’invecchiamento in buona salute. Va inoltre sottolineato che, nella popolazione anziana, la frattura del femore aumenta considerevolmente la mortalità per questa causa.”

“Secondo un rapporto dell’International Osteoporosis Foundation, IOF, – aggiunge Vescini – la cura delle fratture da fragilità ha portato a una spesa di 9,4 miliardi di euro per il nostro sistema sanitario nel 2017, cifra che con il progressivo invecchiamento della popolazione è destinata ad aumentare con un conseguente impatto sulla sostenibilità del SSN. In realtà, esistono terapie farmacologiche che possono aiutare a prevenire le fratture da fragilità che però risultano ancora poco utilizzate. Secondo lo stesso rapporto IOF, infatti, oltre il 75 per cento dei pazienti anziani con frattura del femore viene lasciato senza un trattamento farmacologico per l’osteoporosi, con un rischio cinque volte superiore di andare incontro a una nuova frattura entro i successivi due anni, nonché con un incremento della mortalità.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.