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Diabete e complicanze renali, rischi e benefici del controllo intensivo della glicemia

Il controllo stretto della glicemia offre il massimo beneficio ai pazienti con diabete di tipo 2 a più alto rischio di insufficienza renale, ma aumenta i rischi di ipoglicemia e mortalità per tutte le cause. Sono queste le indicazioni offerte da uno studio della School of Medicine dell’Università di Stanford negli Stati Uniti.

Lo studio sugli effetti del controllo glicemico intensivo in pazienti a rischio di insufficienza renale

I ricercatori hanno condotto un’analisi post hoc dello studio ACCORD, che include circa 10mila pazienti con diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari o alto rischio cardiovascolare. Il rischio di insufficienza renale a 5 anni è stato stimato utilizzando l’equazione del rischio di insufficienza renale validata (KFRE). I pazienti a maggior rischio sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un controllo glicemico intensivo (HbA1c < 6,0%) o un controllo glicemico standard (HbA1c 7,0%-7,9%). Gli outcomes primari dello studio erano eventi microvascolari renali e mortalità per tutte le cause.

I risultati, pubblicati sul Journal of American Society of Nephrology, mostrano che i pazienti con diabete di tipo 2 ad elevato rischio di insufficienza renale hanno tratto il massimo vantaggio dal controllo glicemico intensivo, con un ritardo medio degli esiti microvascolari renali di 48,4 giorni rispetto ai pazienti con controllo glicemico standard (hazard ratio [HR] corrispondente 0,75; IC al 95%, 0,65-0,86), tuttavia il gruppo con controllo glicemico intensivo ha anche mostrato, rispetto al gruppo con controllo glicemico standard, un tempo al decesso più breve, in media di 23,6 giorni (HR 1,20; IC al 95%, 1,04-1,40).

Gli autori concludono:

abbiamo trovato evidenze di effetti eterogenei del trattamento del controllo glicemico intensivo sugli esiti microvascolari renali nello studio ACCORD, in funzione del rischio di insufficienza renale previsto al basale. I pazienti con un rischio più elevato di insufficienza renale hanno riportato la riduzione più pronunciata degli esiti microvascolari renali, ma hanno anche mostrato il rischio più elevato di mortalità per tutte le cause.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.