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Diabete Autocontrollo

Diabete, le raccomandazioni dei diabetologi al Parlamento europeo

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Nell’Unione Europea sono 31,6 milioni le persone con il diabete, con oltre 600mila morti all’anno causate dalla patologie e dalle complicanze. Una pandemia in continuo aumento: si prevede che il numero di diabetici arriverà a 33,2 milioni entro il 2030.

Nell’area europea sono 295.000 le persone giovani con diabete di tipo 2 e adolescenti con diabete di tipo 1, e ammonta a 104 miliardi di euro (dato del 2021) il costo complessivo correlato al diabete a carico dei sistemi sanitari dell’UE. Il 75 per cento di questi costi è imputabile a complicanze potenzialmente evitabili.

Sulla base di questi dati l’European Diabetes Forum (EUDF) ha presentato al Parlamento Europeo 15 raccomandazioni sulle priorità che l’UE dovrebbe supportare affinché gli stati membri sviluppino giuste politiche sul diabete. Le raccomandazioni si in quattro aree tematiche prioritarie, per ognuna delle quali vengono suggeriti interventi concreti:

1. Identificazione precoce

Interventi:

  • Esortare gli Stati Membri a introdurre programmi di controllo sanitario in tutte le fasce d’età per tutti i tipi di diabete e le comorbilità più frequentemente associate (quali malattie renali e cardiovascolari).
  • Predisporre percorsi di monitoraggio per prevenire rischi metabolici, neurocognitivi e altri rischi sanitari.
  • Potenziare le cure primarie e comunitarie con l’obiettivo di identificare le PwD e i soggetti a rischio in tutte le fasce di età al fine di garantire una gestione precoce della malattia. È fondamentale istituire un programma di miglioramento qualitativo continuo al fine di valutare il follow-up delle strategie di implementazione e individuare nuove aree di miglioramento.

2. Cure eque di elevata qualità

Interventi:

  • Garantire un accesso equo e sostenibile ai farmaci, materiali, dispositivi e tecnologie digitalizzate necessari, come i sistemi di monitoraggio della glicemia e di somministrazione dell’insulina in tutti gli Stati Membri.
  • Fornire alle PwD percorsi di cura integrati per garantire un accesso tempestivo alle opzioni di gestione più appropriate in
    base alle loro esigenze, preferenze e circostanze personali e conformemente alle linee guida più recenti.
  • Formare gli HCP e rafforzare la loro capacità di sostenere le PwD nelle cure primarie e secondarie, in linea con le loro necessità e preferenze ricorrendo alle terapie e tecnologie più appropriate.
  • Adattare i sistemi di finanziamento per superare le barriere delle politiche di bilancio a compartimenti stagni e facilitare cure integrate e incentrate sulle persone.
  • Superare l’inerzia terapeutica e aumentare il controllo glicemico per evitare complicanze e il rischio di una ridotta qualità di vita.

3. Valorizzazione delle persone

Interventi:

  • Supportare un processo decisionale condiviso tra PwD e HCP.
  • Mettere le PwD al centro dei processi di ricerca, normativi, politici e valutativi in cui sono coinvolte.
  • Fornire alle PwD una formazione sull’auto-gestione e sostegno reciproco.
  • Sensibilizzare gli HCP in merito ai danni della stigmatizzazione.

4. Sostenere scienza e tecnologia

Interventi:

  • Investire nell’innovazione digitale e sviluppare un percorso di buona prassi dei sistemi sanitari e della cura del diabete per accelerare l’accesso a tecnologie mediche, soluzioni digitali indipendenti (come app e intelligenza artificiale [IA]) e servizi digitali.
  • Potenziare la raccolta di dati clinici, comprese le evidenze del mondo reale (Real-World Evidence, RWE), e l’uso di indicatori comuni in tutti gli Stati Membri. Ciò dovrebbe includere la misurazione e registrazione degli esiti mediante l’introduzione di serie di esiti standard e registri incentrati sugli esiti in tutta l’UE.
  • Finanziare la ricerca sul diabete nell’ambito di programmi di ricerca UE, per esempio per affrontare necessità insoddisfatte, sfruttare tecnologie mediche digitalizzate e soluzioni e servizi per la cura del diabete e per una migliore gestione della malattia. Dovrebbe essere garantita la piena partecipazione delle PwD e dei loro rappresentanti a tali progetti.

Il professor Agostino Consoli, coordinatore di EUDF Italia, ha dichiarato:

una diagnosi precoce e un accesso paritario a cure di elevata qualità possono consentire ai diabetici di continuare a condurre una vita appagante e di fornire il loro pieno contributo alla società. Un’efficace prevenzione e gestione del diabete può offrire una maggiore resilienza e sostenibilità dei sistemi sanitari. Le tecnologie innovative e i servizi ad esse associati possono contribuire a invertire la tendenza attuale del peggioramento degli esiti sanitari per le persone con diabete. L’Italia si è impegnata sin dal primo momento nell’implementazione del documento di impegno contenente le priorità della comunità diabetologica sul diabete e rivolto ai membri del Parlamento Europeo. L’adesione a questo documento, con la promessa di impegno a sostegno della comunità diabetologica, da parte di molti parlamentari italiani appartenenti trasversalmente a tutti gli schieramenti, dimostra l’attenzione della politica italiana al tema del diabete e all’urgenza di sostenere con atti concreti le persone che vivono con questa malattia, i loro familiari e, allo stesso tempo, la sostenibilità del sistema sanitario.”

Il professor Stefano Del Prato, Presidente EUDF, ha aggiunto:

 i decisori politici europei hanno prestato maggiore attenzione al diabete negli ultimi anni: nel 2022, un secolo dopo la scoperta dell’insulina e 33 anni dopo la Dichiarazione di Saint Vincent in cui sono stati definiti gli obiettivi per la prevenzione e la cura del diabete, il Parlamento Europeo ha adottato una delibera storica in materia di prevenzione, gestione e cure migliori per il diabete nell’UE, invocando piani di intervento nazionali per il diabete nei 27 Stati Membri. Quell’impegno rappresenta lo spunto affinché sempre maggiore salute e qualità di vita venga garantita alle persone affette da diabete, facilitando la prevenzione della malattia e delle sue complicanze, garantendo un’accessibilità alle cure uniforme in tutti i Paesi membri, sostenendo la ricerca scientifica e la tecnologica in ambito diabetologico. Ai membri del Parlamento Europeo, EUDF, attraverso un intenso lavoro che ha visto la partecipazione di tutte le principali associazioni, suggerisce 15 azioni pratiche, percorribili, necessarie affinché donne, uomini di ogni età, dal bambino all’anziano, possano affrontare con crescente serenità il loro quotidiano impegno a garanzia di salute duratura e di una vita normale e piena.”

 

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.