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Infezioni ospedaliere, una piattaforma informatica per consulenze in tempo reale

Almeno 430mila casi e 11mila decessi l’anno. Questi dati, contenuti nell’ultimo rapporto ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) fanno dell’Italia uno dei Paesi in cui è più grave il problema delle Infezioni Correlate all’Assistenza.

L’organizzazione degli ospedali non aiuta ad affrontare il problema. Attualmente  le strutture sanitarie dotate di un’Unità 0perativa di malattie infettive sono poche. Le procedure per una consulenza infettivologica sono complesse, occorre trasferire il  paziente nella struttura dell’infettivologo e la consulenza a distanza avviene con mezzi di comunicazione inappropriati (mail, whatsapp, ecc.), che non tengono conto della condivisione dei dati sensibili.

Per questo è nata una piattaforma informatica per la onsulenza a distanza sincrona sulle infezioni (CADIS) che ha lo scopo di supportare le strutture sanitarie e il personale medico nella diagnosi, prescrizione e terapia delle infezioni ospedaliere, con pianificazione ed erogazione della consulenza infettivologica in tempo reale.

Una piattaforma per consulenze infettivologiche in tempo reale

La piattaforma CADIS gestisce l’intero flusso del trattamento del paziente con infezione ospedaliera, dalla richiesta di intervento fino alla rendicontazione e agli esiti della consulenza. Le interazioni dell’infettivologo con gli operatori sanitari e con i pazienti possono avvenire in sincrono e in tempo reale via video, audio e condividendo documenti clinici ed assistenziali. La piattaforma permette la registrazione delle attività e delle decisioni diagnostiche e terapeutiche, consentendo anche il monitoraggio a distanza dei parametri clinici mediante sensori indossabili.

Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), sottolinea:

Lo scenario italiano in tema di infezioni correlate all’assistenza rende indispensabile un’appropriatezza prescrittiva della terapia antibiotica e una sua rapida applicazione per incrementare la possibilità di sopravvivenza del paziente. Numerosi studi confermano che l’appropriatezza prescrittiva realizzata con un’efficace consulenza infettivologica può ridurre in maniera significativa la mortalità dei pazienti con infezioni gravi. Altrettanto importante è la rapidità dei tempi: in un paziente con sepsi, passate sei ore, la somministrazione della corretta terapia antibiotica riduce rischio di mortalità ogni ora dell’8%. La piattaforma CADIS, inoltre, offre l’opportunità di una consulenza infettivologica anche in quei centri non dotati di specialisti di malattie infettive, colmando un gap frequente, visto che questi reparti sono presenti in poco più del 30% degli ospedali italiani”.

Paolo Fazii, componente del Direttivo Nazionale dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani aggiunge:

la valutazione in tempo reale dei dati analitici generati dai laboratori di microbiologia clinica rappresenta un momento cruciale nella gestione del paziente critico. Poiché la possibilità di un evento settico è molto alta, in questi casi bisogna intervenire con un’adeguata terapia antimicrobica nel più breve tempo possibile. Il management dei dati microbiologici trova nell’infettivologo il professionista dotato di maggiore expertise in ambito sanitario. Per tale motivo, ben vengano iniziative come quella della CADIS con l’obiettivo comune e condiviso del miglioramento degli outcome, della riduzione dei microrganismi multiresistenti e, non ultimo, della diminuzione  delle spese sanitarie generate dalle complicanze infettive”.

alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.