Nuovi strumenti per la prevenzione delle malattie da Virus Respiratorio Sinciziale, vaccini coniugati contro lo Pneumococco, il vaccino ricombinante per Herpes Zoster, nuove evidenze di efficacia dei vaccini contro il Papillomavirus Umano HPV, offerta gratuita del vaccino contro il Meningococco B in età adolescenziale.
Sono queste le principali novità della nuova edizione del Calendario vaccinale per la Vita 2025 un documento che raccoglie tutte le evidenze scientifiche sulle vaccinazioni. La nuova edizione del Calendario, che esce a 5 anni di distanza dalla precedente, ha un board scientifico che comprende oltre alla Società italiana d’igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) le società scientifiche e le associazioni professionali di pediatri (SIP e FIMP) e medici di medicina generale (SIMG e FIMMG).
Vaccinazione dei cronici
La vaccinazione delle persone con malattie croniche è uno dei temi affrontati dal Calendario, che raccomanda l’impegno sia degli specialisti sia dei medici di famiglia.
Alessandro Rossi, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (SIMG), ha sottolineato:
La Medicina Generale e le Cure Primarie confermano il proprio ruolo centrale nella presa in carico vaccinale del paziente adulto, con particolare attenzione agli anziani e ai soggetti fragili. Come avamposti del Servizio Sanitario Nazionale sul territorio, gli studi dei Medici di Medicina Generale rappresentano il canale più immediato ed efficace per promuovere ogni forma di prevenzione. La sfida attuale è incrementare i tassi di copertura vaccinale nell’adulto, che, a differenza delle vaccinazioni pediatriche, richiedono un’attenta selezione e una chiamata attiva, un intervento mirato in cui il MMG è la figura di riferimento”.
Nel Calendario si auspica che le vaccinazioni entrino a pieno titolo nei Percorsi Diagnostico-Terapeutici-Assistenziali (PDTA) affinché l’immunizzazione sia responsabilità del terapeuta, come avviene, per esempio, per i farmaci anti-tumorali o contro le malattie respiratorie croniche e si raccomanda che anche gli ospedali si dotino di centri vaccinali per intercettare i malati cronici prima delle dimissioni.
Diritto alla privacy e diritto alla salute
Nella nuova edizione del Calendario trova spazio anche una riflessione sul contrasto tra diritto alla privacy e diritto alla salute. Se è vero, infatti, che una medicina di iniziativa, sulla base dell’età anagrafica, appare possibile anche con le norme attualie (si possono organizzare chiamate attive, ad esempio, nella popolazione Over 60), risulta invece impossibile alle Agenzie di Sanità pubblica poter invitare a vaccinazioni sulla base della situazione patologica specifica individuale, in quanto ciò lederebbe il diritto alla privacy.
La possibilità di invito, ricorda il documento, oggi sussiste per il singolo Medico di Famiglia, ma è necessario affiancare a tale approccio anche un’offerta di popolazione sulla base dei fattori di rischio, superando l’attuale situazione di contrasto tra diritti che collidono.
Silvestro Scotti, segretario generale nazionale della Federazione italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) ha dichiarato:
la prevenzione, alla luce degli scenari assistenziali emergenti, non può che essere una responsabilità condivisa, che partendo dalla programmazione arrivi alla pratica vaccinale attraverso modelli organizzativi innovativi e percorsi comuni capaci di rafforzare la rete e le sinergie tra tutti gli attori coinvolti. La nostra Federazione rafforzerà il proprio impegno a sostegno e tutela del valore etico delle vaccinazioni e della necessaria innovazione organizzativa grazie alla quale i medici di famiglia continueranno a ricoprire un ruolo cruciale nella diffusione della cultura e della pratica vaccinale nelle famiglie italiane”.
Anagrafe vaccinale
Paolo Bonanni, docente di Igiene dell’Università di Firenze e coordinatore scientifico del Board del Calendario Vaccinale per la Vita 2025, spiega perché è importante disporre di un’anagrafe vaccinale.