Nelle persone affette da celiachia (MC), l’infiammazione intestinale e il malassorbimento di alcuni macro e micronutrienti possono determinare carenze nutrizionali che, se non trattate, espongono i pazienti a complicanze quali anemia, deficit del sistema immunitario, affaticamento e osteoporosi. Un gruppo di ricercatori del Centro di ricerche cliniche per le malattie digestive dello Xinjiang in Cina ha condotto uno studio di confronto, pubblicato su Scientific Report, su soggetti con una diagnosi recente di celiachia, allo scopo di individuare quali vitamine e minerali sono più spesso carenti al momento della diagnosi di MC, fornendo indicazioni utili per iniziare precocemente interventi volti a correggere il deficit.
Lo studio di confronto
Lo studio ha messo a confronto 59 pazienti celiaci con 59 individui sani paragonabili per età, sesso ed etnia. Sono stati esclusi soggetti con patologie croniche o che stavano utilizzando integratori. Prelevando campioni di sangue i ricercatori hanno misurato i livelli di 17 diverse vitamine e 10 oligoelementi insieme a indicatori come indice di massa corporea (BMI), albumina ed emoglobina. L’analisi ha valutato le vitamine del gruppo B e la vitamina C oltre a quelle liposolubili come A, D, E e K. I principali oligoelementi presi in considerazione sono stati calcio, ferro, rame, zinco e selenio. L’obiettivo finale era comprendere come carenze o eccessi di micronutrienti possano essere correlati alla gravità della malattia e al danno intestinale nei pazienti celiaci.
I risultati
Il confronto con i soggetti sani mostra nei celiaci un tasso significativamente più alto di carenze vitaminiche. Oltre l’85% dei pazienti celiaci presentava una carenza di vitamina A. Circa un terzo presentava carenze di vitamina E e oltre un quarto di vitamina K2 (MK-7).
Tra gli oligoelementi si segnala la carenza di zinco. I ricercatori cinesi hanno anche trovato nel 75% dei soggetti con MC una maggiore frequenza di eccesso di vitamina B3. Un dato che suggerisce di considerare la possibilità che la celiachia possa determinare non solo carenze, ma anche eccessi di alcuni nutrienti. Nella tabella riportiamo il quadro generale dei risultati dello studio
I ricercatori hanno potuto anche stabilire un legame diretto tra la gravità del danno intestinale e i livelli di alcuni nutrienti. I pazienti con danno tissutale intestinale più avanzato presentavano livelli significativamente più bassi di vitamina C, ferro e calcio. Inoltre, livelli più elevati dell’anticorpo tTG-IgA erano associati a livelli più bassi di vitamine D ed E.
Inoltre, i pazienti con sintomi digestivi tipici della MC, come diarrea e perdita di peso, presentavano deficit di vitamina A maggiori rispetto a quelli con una prevalenza di sintomi extraintestinali.
L’indicazione che arriva dallo studio
Nel complesso, i risultati di questo studio confermano che un approccio corretto al trattamento della celiachia, oltre al glutine, deve tener conto dello stato nutrizionale complessivo dei pazienti.
A partire dalla diagnosi, la gestione della MC dovrebbe comprendere un’assistenza nutrizionale per supportare la guarigione della mucosa intestinale e una migliore qualità della vita.
in collaborazione con Dr. Schär



