L’ipertensione e il diabete di tipo 2 (TD2) sono tra i fattori di rischio che contribuiscono maggiormente alla mortalità per cause cardiovascolari a livello globale. La prevalenza di queste due condizioni in concomitanza è in aumento, parallelamente all’invecchiamento della popolazione.
Nella popolazione degli Stati Uniti tra il 1999 e il 2018 la prevalenza di TD2 e ipertensione concomitante è approssimativamente raddoppiata passando dal 6% al 12%.
Aumento della prevalenza di TD2 e ipertensione concomitante
nella popolazione adulta degli Stati Uniti
Fonte: Diabetes Care 2025, mod.
Il confronto tra gruppi con diversi fattori di rischio
Studi precedenti hanno mostrato che il controllo dei valori pressori in soggetti diabetici con ipertensione concomitante può abbassare il rischio di eventi cardiovascolari. Un team di ricercatori di diverse università e centri medici statunitensi, guidati da Ye Yuan, epidemiologo della Columbia University di New York, ha progettato questo studio per valutare con maggiore precisione l’aumento del rischio di mortalità nei soggetti in cui coesistono diabete e ipertensione, confrontati con coloro che hanno una sola o nessuna di queste condizioni patologiche. Lo studio è stato pubblicato online sulla rivista Diabetes Care.
A questo scopo ricercatori hanno analizzato i dati di 48.727 adulti (età media 47,4 anni; 51,8% donne) inclusi nel National Health and Nutrition Examination Survey nel periodo 1999-2018
I partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi:
- nessuna ipertensione e nessun diabete di tipo 2 (50,5%)
- solo ipertensione (38,4%),
- solo diabete di tipo 2 (2,4%)
- ipertensione e diabete di tipo 2 coesistenti (8,7%);
I dati sociodemografici e clinici sono stati ottenuti tramite questionari I partecipanti sono stati poi seguiti per una durata media di 9,2 anni e gli outcomes analizzati sono stati la mortalità per tutte le cause e quella cardiovascolare.
Il rischio di mortalità aumenta anche se l’ipertensione è associata al prediabete
Durante il periodo di follow-up, si sono verificati 7734 decessi, dei quali 2013 per cause cardiovascolari. I soggetti con TD2 e ipertensione concomitante, a confronto con quelli che non avevano nessuna delle due condizioni, hanno mostrato un rischio maggiore sia di mortalità per tutte le cause (hazard ratio [HR] 2,46; IC al 95%, 2,45-2,47) sia di mortalità cardiovascolare (HR 2,97; IC al 95%, 2,94-3,00), con associazioni più forti nelle donne rispetto agli uomini (P per interazione < 0,01).
Rispetto alla sola ipertensione o al solo diabete di tipo 2, la presenza concomitante di ipertensione e TD2 ha predetto un rischio fino al 66% maggiore di mortalità per tutte le cause e un rischio più che doppio di mortalità cardiovascolare.
Avere contemporaneamente prediabete e pressione sanguigna elevata è stato associato a un rischio di mortalità fino al 19% più elevato rispetto a non avere nessuna delle due condizioni o averne solo una, il che indica che il rischio di mortalità può iniziare ad aumentare anche prima di sviluppare diabete di tipo 2 o ipertensione.
Nelle conclusioni gli autori scrivono:
visto il crescente invecchiamento della popolazione negli Stati Uniti e nel mondo e il conseguente aumento previsto del carico di malattie croniche, i nostri risultati sottolineano la necessità urgente di politiche e interventi di sanità pubblica che prevengano e affrontino molteplici morbilità cardiometaboliche per mitigare il loro impatto.”