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Helicobacter pylori e cancro allo stomaco, i rischi sottovalutati

La SINuC ricorda che l'infezione è il principale fattore di rischio per tumore gastrico ed evidenzia come l'automedicazione possa mascherare i sintomi e ritardare la diagnosi

L’infezione da Helicobacter pylori rappresenta il principale fattore di rischio per lo sviluppo del carcinoma gastrico quando non viene adeguatamente trattato. Nonostante interessi il 40% della popolazione italiana, questa infezione rimane largamente sottovalutata e sottodiagnosticata.

Lo evidenzia, in un comunicato stampa, la  SINuC, Società italiana di nutrizione clinica. Il professor Maurizio Muscaritoli, presidente SINuC, afferma:

il problema è che i sintomi iniziali dell’infezione da Helicobacter pylori sono spesso aspecifici e facilmente confondibili con un semplice bruciore di stomaco, che viene trattato in maniera sintomatica con la prescrizione di inibitori di pompa o con farmaci di automedicazione”.

I rischi dell’automedicazione

Un italiano su due, denuncia la SINuC, assume farmaci antiacidi e inibitori di pompa protonica in autonomia, senza prescrizione medica. Questa pratica diffusa di automedicazione rischia di mascherare completamente i sintomi gastrici che potrebbero invece rivelare la presenza di un cancro allo stomaco nelle fasi iniziali, quando le possibilità di cura sono ancora elevate.

L’uso indiscriminato di farmaci antiacidi crea una pericolosa illusione di benessere, permettendo al batterio di continuare indisturbato la sua azione lesiva sulla mucosa gastrica. Un semplice test basato sull’espirato sarebbe sufficiente a rilevare la presenza di Helicobacter e iniziare un trattamento per la sua eradicazione.

La sfida dell’antibiotico-resistenza

Un fattore che può complicare l’eradicazione del batterio  è l’emergere di ceppi di Helicobacter pylori sempre più resistenti agli antibiotici.

“L’antibiotico resistenza –  precisa Muscaritoli – rende conto dell’inefficacia della terapia con claritromicina in un terzo dei casi, il che potrebbe determinare un aumento dell’incidenza della malattia nei prossimi anni.”

Il ritardo diagnostico

Dei 15mila nuovi casi di tumore gastrico che si registrano in Italia ogni anno solo 1 su 5 viene diagnosticato precocemente. Commenta Muscaritoli:

“Stiamo assistendo a un vero e proprio paradosso. Disponiamo di strumenti diagnostici efficaci come l’Urea Breath Test e il test antigenico sulle feci, per identificare precocemente sia l’infezione da Helicobacter che le lesioni precancerose, ma l’automedicazione e la sottovalutazione dei sintomi stanno vanificando queste opportunità.”

L’appello alla popolazione della comunità degli esperti SINuC

  •  Non sottovalutare sintomi gastrici persistenti, anche se apparentemente lievi
  • Evitare l’automedicazione con antiacidi e inibitori di pompa protonica
  • Richiedere una valutazione specialistica in presenza di disturbi gastrici ricorrenti
  • Aderire ai programmi di screening quando proposti dalle autorità sanitarie

L’appello alle istituzioni

Secondo la SInUC è necessaria una strategia coordinata, che preveda:

  • Campagne di sensibilizzazione mirate sull’Helicobacter pylori
  • Protocolli di screening più estensivi nelle popolazioni a rischio come i familiari di soggetti con una storia di carcinoma dello stomaco;
  • Formazione specifica per i medici di medicina generale
  • Consapevolezza e formazione sull’automedicazione attraverso una informazione capillare che preveda il coinvolgimento dei farmacisti
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alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.

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