“Universalità, Uguaglianza ed Equità: la medicina generale e la tutela della salute”, questo il titolo scelto per il 4° Congresso Regionale della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) della Campania, che si è svolto il 3 e 4 ottobre a Pozzuoli (Napoli).
Il congresso presieduto da Lupo Giacomo Pulcino, segretario regionale SIMG, e dal presidente nazionale Alessandro Rossi ha offerto un’importante occasione di confronto sulle criticità della sanità campana, una regione con alta densità abitativa e forti disuguaglianze territoriali.
“Carenza di medici, burocrazia e mancanza di personale di supporto pesano sull’attività quotidiana dei medici di famiglia”, spiega Pulcino, sottolineando la necessità di una maggiore integrazione tra territorio e ospedale.
La situazione è particolarmente complessa nelle aree rurali e montane, dove i professionisti lavorano spesso in isolamento. Al contrario, nei grandi centri urbani la rete è più strutturata, ma le disparità restano evidenti.
La disaffezione dei giovani e le potenzialità della professione
“In Campania vi è una crescente disaffezione dei giovani medici nei confronti della Medicina Generale – sottolinea Gaetano Piccinocchi, responsabile scientifico del congresso – alla fine del 2024, solo poco più della metà delle 400 zone carenti messe a bando sono state occupate. Una delle cause strutturali di questo allontanamento risiede nel fatto che qui, a differenza di altre regioni, la Medicina Generale non è materia di insegnamento nel corso di laurea. Il congresso regionale SIMG assume un obiettivo cruciale: far vedere ai nuovi medici quali sono le potenzialità di questa professione. Questo obiettivo è reso ancora più significativo dal fatto che il 90% degli iscritti al congresso regionale è under 40”
Tra le novità di cui si è discusso al Congresso, il nuovo Accordo Regionale in via di definizione, che chiarirà il ruolo del medico di base nelle Case di Comunità e introdurrà incentivi per chi opera in zone disagiate. Formazione, telemedicina e dotazioni diagnostiche di base negli studi saranno, infine, al centro delle proposte SIMG, che punta a rafforzare la medicina del territorio e a renderla più moderna, efficiente e vicina ai cittadini.



