Skip to content
maculopatia

Maculopatia, diagnosi precoce per salvare la vista

  • Alessandro Visca
  • Sanità

L’allarme è stato lanciato dall’OMS in occasione della giornata mondiale della vista, nel mondo ci sono 253 milioni di persone con problemi alla vista. Di questi 36 milioni sono completamente ciechi e potrebbero diventare 115 milioni entro il 2050. Una delle motivazioni di questa crecita esponenziale sta nell’invecchiamento della popolazione, l’incidenza delle malattie della vista è infatti legata a diverse sindromi della terza età. Una di queste è la degenerazione maculare senile (DM) o maculopatia che colpisce la macula, ossia la porzione centrale della retina, ed è la principale causa di perdita grave della visione centrale dopo i 55 anni.

Un’indagine demoscopica realizzata dall’Istituto Lorien per conto del Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) ci dà un quadro aggiornato della situazione nel nostro Paese.  L’indagine è stata condotta con metodologia di raccolta dati quantitativa CATI (Computer Aided Telephonic Interview) su un campione di 600 persone, rappresentativo della popolazione italiana over 50 per sesso, età, area geografica e ampiezza del centro abitato.

Dall’indagine emerge che la patologia colpisce il 5,3% della popolazione over 50, per un totale stimato di 1.400.000 sofferenti in Italia. La diffusione della malattia riguarda oggi circa il 10% delle persone di età compresa tra 65 e 75 anni, sale al 30% dopo i 75 anni, per raggiungere il 40-50% di persone con età superiore agli 80 anni. Tra chi è affetto da DMS si è riscontrata una maggiore incidenza di diabete, ipertensione, fumo di sigaretta, la malattia colpisce nmaggiormente anche chi ha subito o deve subire un intervento di cataratta.

Un altro dato importante che emerge da questa indagine è la scarsa conoscenza della malattia. Il 32% degli intervistati afferma di conoscerla, ma solamente l’11% riesce a darne  una definizione più precisa e a ricordarne alcuni degli effetti principali, tra cui la percezione di macchie scure (scotomi) e di distorsioni (metamorfopsie), fino quasi alla perdita della vista.

Secondo Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico: “E’ indispensabile un’azione di informazione capillare”, soprattutto per quanto riguarda la diagnosi precoce. La diagnosi di DM si può effettuare con una OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) un esame molto accurato e non invasivo, che richiede meno di due minuti, che non dà falsi positivi, né falsi negativi.

“È cruciale fare l’OCT- spiega il professor Francesco Bandello, ordinario di Oftalmologia all’Università Vita e Salute di Milano- perché è il mezzo che permette una diagnosi precisa ma soprattutto è indispensabile fare l’esame precocemente, alle prime avvisaglie dei sintomi della malattia. Come sempre in medicina è la prevenzione la strada della salute”.

La presentazione dell’indagine è stata anche l’occasione per annunciare un’importante iniziativa sul fronte della prevenzione. CAMO, in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano, e con il Patrocinio del Ministero della Salute, offre ai cittadini un mese di visite gratuite presso 15 centri di eccellenza su tutto il territorio per diagnosticare questa patologia.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.