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Vaccinazioni, parte la campagna mondiale dell’OMS

Dal 24 al 30 aprile l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lancia la Settimana Mondiale delle Vaccinazioni (World Immunization Week), l’iniziativa che ogni anno, l’ultima settimana di aprile,  promuove l’uso del vaccino come arma preventiva valida in tutte le età. Il 2017 segna il giro di boa nel Piano d’Azione per la Vaccinazione Globale (GVAP), approvato nel maggio 2012 da 194 Stati membri dell’Assemblea mondiale della sanità, con l’obiettivo di evitare milioni di morti per malattie prevenibili con la vaccinazione entro il 2020, attraverso l’accesso universale alle vaccinazioni.

L’obiettivo principale della campagna 2017 è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della piena immunizzazione e sul ruolo fondamentale della vaccinazione per lo sviluppo sostenibile e la promozione della salute a livello planetario. La campagna dell’OMS si basa su 5 punti fondamentali.

Cinque cose da sapere sui vaccini

  1. I vaccini sono sicuri ed efficaci
    Ogni vaccino autorizzato viene rigorosamente testato prima dell’approvazione per l’uso, viene poi regolarmente controllato e gli effetti collaterali sono costantemente monitorati. Nelle rare occasioni in cui sono riportati gravi effetti collaterali vengono immediatamente verificate le cause.
  2. I vaccini prevengono malattie mortali
    La vaccinazione protegge i bambini da malattie come difterite, morbillo, parotite, pertosse. La mancata vaccinazione lascia bambini e adulti esposti alle malattie e alle complicanze anche mortali.
  3. Il vaccino fornisce un’immunità superiore a quella delle infezioni naturali
    La risposta immunitaria ai vaccini è simile a quella alle infezioni naturali, ma con meno rischi. Per esempio l’infezione naturale da Haemophilus influenzae di tipo B (Hib) può provocare disabilità cognitive, la rosolia malformazioni alla nascita, la poliomielite paralisi irreversibili.
  4. I vaccini multipli sono sicuri e hanno diversi benefici
    Somministrare più vaccini in una volta non ha effetti negativi sul sistema immunitario del bambino, riduce il disagio per il bambino e fa risparmiare tempo e denaro. I bambini sono esposti a più antigeni con un comune raffreddore che con un vaccino.
  5. Se fermiamo le vaccinazioni le malattie torneranno
    Anche con i miglioramenti nell’igiene, nella sanità e con l’acqua sicura le infezioni si diffondono. Quando le persone non sono vaccinate le malattie infettive che sono diventate rare (difterite, morbillo, parotite, poliomielite) rapidamente tornano.

Fonte: World Health Organization

L’iniziativa arriva in Italia in un momento in cui il tema delle vaccinazioni è al centro di una vera e propria battaglia sull’informazione (e la disinformazione) che ha visto la discesa in campo delle autorità sanitarie e delle organizzazioni dei medici.

La Società Italiana di Medicina Generale (Simg) in collaborazione con Cittadinanzattiva ha recenntemente presentato l’instant book Domande e risposte sui vaccini, da distribuire negli studi dei medici di famiglia e nelle farmacie per chiarire i dubbi sui vaccini. «Nel nostro Paese – afferma Claudio Cricelli, presidente Simg – il numero di persone vaccinate sta calando. Le percentuali per molte gravi malattie sono scese sotto la soglia limite di sicurezza del 95%. Per la poliomielite, difterite e tetano è immunizzato solo il 93% dei bambini. Per quanto riguarda parotite, rosolia e morbillo siamo a meno dell’85%».

Secondo Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità: “L’Oms ha confermato lo stato endemico per il morbillo in Italia, con 1.010 casi nel 2017 e il record negativo di contagi tra gli operatori sanitari, che dovrebbero essere i primi a vaccinarsi, e i bimbi al di sotto di un anno, troppo piccoli per essere vaccinati. Di questo problema dobbiamo farcene carico con un lavoro di squadra, che vede il medico di famiglia in prima fila.»

Anche il ministero della Salute ha recentemente pubblicato “Vaccinazioni: stato dell’arte, falsi miti e prospettive”, scaricabile online.

Una convinta adesione alla Settimana Mondiale delle vaccinazioni viene dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) che invita i propri iscritti ad informare i genitori sui rischi derivanti dalla mancata vaccinazione, nel massimo rispetto della libertà individuale dei medici e delle scelte dei genitori.

“Non si può e non si deve mettere in discussione l’importanza e la necessità delle vaccinazioni per il bene del singolo e della comunità – ha affermato il Presidente della Sin, Mauro Stronati – Se un numero consistente di genitori opterà per non vaccinare il proprio bambino verrà meno l’effetto gregge, cioè la protezione derivante dalle vaccinazioni collettive, che finora ha rappresentato una garanzia anche per quei pochi bambini non vaccinati”.

Anche la Sin mette l’accento sull’allarme lanciato dall’OMS sull’aumento del rischio di epidemie di morbillo: “L’Italia dall’inizio del 2017 ha registrato un forte aumento di casi di morbillo con oltre 1000 persone contagiate, mentre in tutto il 2016 erano stati 844, secondo quanto riportato dal bollettino di ISS e Ministero della Salute. Nel 33% dei casi si è avuta almeno una complicanza, nel 41% un ricovero e nel 14% un accesso al Pronto Soccorso: il 90% di tutti i colpiti non era vaccinato.”

Pierpaolo Benini
Pierpaolo Benini

Giornalista - Webmaster - Fotografo