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Dieta sana, le giovani generazioni più consapevoli

I giovani di tutto il mondo e gli italiani in  modo particolare, sono consapevoli dell’importanza di alimentarsi in modo sano. È quanto emerge da un sondaggio della Sodexo, multinazionale della ristorazione e dei servizi  su oltre 4000 studenti universitari in Italia, Cina, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito e India.

Gli studenti italiani sono tra quelli più attenti al mangiare sano. Infatti l’87% dei partecipanti italiani al sondaggio ha  sottolineato l’importanza di alimentarsi in maniera sana, superati solo dai coetanei cinesi, che manifestano lo stesso orientamento al 90%. Un po’ meno sensibili al tema sono risultati spagnoli e indiani (84%), seguiti da americani (80%) e inglesi (78%).

In ogni caso, la quota di studenti che non si cura minimamente di ciò che mangia è molto ristretta, solo l’1% degli italiani, contro il 4% dei britannici e il 3% degli statunitensi.

La prova del nove dell’importanza che i nostri giovani connazionali attribuiscono al cibo è nell’affermazione che piuttosto che risparmiare saltando un pasto (10%), gli italiani non uscirebbero con gli amici (43%), abbandonerebbero un hobby (33%) o addirittura non accenderebbero il riscaldamento (13%).

“Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza, soprattutto nei più giovani, che alimentarsi in modo sano è un importante investimento a lungo termine per il mantenimento di un buono stato di salute – spiega Paola Palestini, Professoressa di Biochimica, coordinatore del master ADA  Alimentazione e Dietetica Applicata e membro del Presidio della Qualità Didattica presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca – Questa nuova consapevolezza non è solo italiana, come ci si potrebbe aspettare in quanto culla della dieta mediterranea e di una biodiversità agricola di alta qualità, ma è presente, anche se in percentuali minori, in paesi dove questi presupposti sono poco presenti  come USA e Inghilterra. A questa consapevolezza è connessa la ricerca da parte di una buona percentuale di studenti di trovare cibi a basso contenuto calorico e/o vegani/vegetariani nei locali e nei negozi dell’università. Quello che mi ha sorpreso in questo sondaggio, è che gli studenti cinesi sono quelli a cui maggiormente interessa mangiar sano e cercano cibi a basso contenuto calorico, prodotti equo-solidali, di origine locale e sostenibili. Questo risultato stride con i media che riportano spesso di alimenti di bassa qualità provenienti dalla Cina e dati preoccupanti di inquinamento ambientale. Forse nelle nuove generazioni di uno dei paesi popolosi del mondo, si sta facendo strada una consapevolezza virtuosa?”.

L’inchiesta infatti ha rilevato che il 44% circa degli studenti si aspetta di trovare nei locali e nei negozi dell’università cibi a basso contenuto calorico, privi di allergeni e vegani/vegetariani. Nel Regno Unito e in India i giovani tendono più ad aspettarsi prodotti vegani e vegetariani, mentre gli studenti americani cercano un’ampia offerta di insalate mentre quelli spagnoli piatti privi di allergeni. Gli studenti cinesi tendono molto di più a cercare cibi a basso contenuto calorico, prodotti equo-solidali, di origine locale e sostenibili: ben oltre la metà di loro cerca queste opzioni.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.