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BPCO manifesto

Aerosol, campagna educazionale promossa da FederAsma

Migliorare le conoscenze sull’aerosolterapia, presidio contro le più diffuse malattie respiratorie a tutte le età. È questo lo scopo della campagna di informazione ed educazione sanitaria “Un respiro di salute”, promossa da FederAsma e Allergie Onlus, con il contributo non condizionato di Chiesi Italia.

Il progetto, partito nel 2018, proseguirà per tutto il 2019 con la distribuzione di materiali informativi negli studi medici, nelle farmacie e sul sito www.federasmaeallergie.org

Uno dei primi obiettivi della campagna è chiarire il significato del termine aerosol e aggiornare i pazienti sugli erogatori e sull’evoluzione tecnica dei nebulizzatori. La nebulizzazione oggi è in grado di erogare le soluzioni fisiologiche e/o farmacologiche in particelle di differenti dimensioni; ciò permette alla terapia di arrivare velocemente nelle alte, medie e basse vie respiratorie, con dosi minori rispetto a quelle assunte per via sistemica.

“La nebulizzazione – spiega Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano -può essere una valida metodologia per curare i sintomi di virus parainfluenzali che causano raffreddore, tosse e mal di gola, evitando le complicanze: in particolare, in combinazione con la doccia nasale, si igienizza la cavità nasale, colpita da ostruzione causata da muco e catarro. In questo modo è possibile ridurre il rischio che il virus si estenda, andando sempre più giù, causando complicanze quali sinusite (la più frequente), otiti e laringotracheobronchiti (soprattutto nei bambini) o patologie delle basse vie aree (più frequenti nei soggetti anziani)”.

 “L’utilizzo della nebulizzazione – conferma Gian Luigi Marseglia, presidente della Conferenza Permanente delle Scuole di Pediatria e presidente della SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) – con l’erogazione di molecole di farmaco che si vaporizzano in particelle di dimensioni adeguate, permette di disinfiammare la mucosa e di poter tornare a respirare. Il lavaggio nasale, in particolare, con soluzioni fisiologiche, consente di raggiungere le cavità dei seni paranasali rimettendoli rapidamente in comunicazione con il naso e ripristinando un corretto respiro.”

Federico Lavorini, professore ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università degli Studi di Firenze sottolinea la semplicità d’uso del nebulizzatore. “La nebulizzazione richiede al paziente un minimo sforzo collaborativo: il paziente deve solo respirare. Questo rappresenta un aspetto importante nella terapia delle patologie respiratorie croniche come l’asma e la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) che possono affliggere anche pazienti in età pediatrica o anziani. La nebulizzazione è un vero e proprio sistema di cura, con accessori (compressori, ampolle, boccagli, mascherine) che vengono utilizzati in funzione della patologia da trattare e soprattutto in base alle caratteristiche del paziente che spesso ha capacità di coordinamento limitate, come i bambini, o compromesse, come gli anziani. Le Linee Guida internazionali raccomandano l’uso della nebulizzazione per il trattamento delle malattie ostruttive come l’asma e la BPCO, in particolare nelle forme gravi e durante gli episodi di riacutizzazione”.

Pierpaolo Benini
Pierpaolo Benini

Giornalista - Webmaster - Fotografo