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Alzheimer, i consigli dei neurologi per un Natale sereno

  • Alessandro Visca
  • Sanità

La vita quotidiana per chi è affetto dalla malattia di Alzheimer e chi lo assiste è piena di ostacoli. Anche l’arrivo del feste natalizie può rappresentare una preoccupazione.

“La rottura degli schemi routinari – conferma Gioacchino Tedeschi, Presidente della Società Italiana di Neurologia e Ordinario di Neurologia presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” – associata ad una sovraesposizione sociale, se non attentamente modulate possono contribuire ad amplificare lo stato di incertezza e confusione che spesso domina le fasi intermedie ed avanzate di malattia”.

D’altro canto, diverse evidenze scientifiche dimostrano che il malato di Alzheimer, anche nelle fasi avanzate della malattia, conserva una memoria emozionale che gli permette di percepire sensazioni positive, quali quelle che possono tramettere familiari e amici riuniti per le feste natalizie.

“Ciò suggerisce l’adozione di una condotta “inclusiva” – aggiunge Tedeschi – improntata al coinvolgimento del paziente in un clima festoso, accogliente e non giudicante. Ancor meglio se preceduto da segnali “marcatempo”, quali addobbi e decorazioni che scandiscano l’evento imminente, e caratterizzato da un adeguamento dell’ambiente in funzione delle necessità delle persone più vulnerabili. In questo modo gli eventi natalizi diventano delle occasioni positive e, addirittura, memorabili per tutto il nucleo familiare”.

Una serie di consigli pratici per rendere il più possibile serene le feste natalizie per i pazienti e i caregivers sono elencati nel sito della Federazione Alzheimer Italia la maggiore associazione dei pazienti di questo settore.

Si parte dall’organizzazione dei festeggiamenti che deve puntare a creare una situazione piacevole e non eccessivamente stressante. Meglio evitare un numero eccessivo di ospiti e organizzare visite più piccole di due o tre persone alla volta.  Se la sera e la confusione sono un problema (sindrome del tramonto), valutare la possibilità di cambiare la cena in un pranzo. Oppure, il consiglio è quello di mantenere la stanza ben illuminata e cercare di evitare qualsiasi stimolo che potrebbe attivare nella persona malata comportamenti di difficile gestione. Se la casa dovesse diventare eccessivamente rumorosa, scegliere una stanza tranquilla o uscire a fare una passeggiata. Evitare di tenere accesa la tv durante il pranzo.

È importante coinvolgere la persona malata nell’organizzazione dei preparativi, come incartare i regali, decorare o apparecchiare la tavola. Attenzione alle decorazioni scelte: luci lampeggianti possono confondere o spaventare una persona con demenze, mentre le decorazioni che sembrano cibo potrebbero essere scambiate per commestibili.

Anche durante i momenti di festa, laddove possibile, mantenere una routine il più possibile normale, come ad esempio organizzare anche il tempo per le pause e il riposo per tutti. Può aiutare tenere a portata di mano materiale per semplici attività ripetitive che possono giovare a far riposare la persona: il dvd o film preferito, piegare fazzoletti, sgusciare arachidi o uscire a fare una passeggiata.

Importante che anche la persona malata possa ricevere un regalo adatto ed adeguato alla fase di malattia facendo attenzione alla scelta di regali inutilizzabili o addirittura pericolosi per una persona con demenza, meglio puntare su abbigliamento comodo, audiocassette di musica preferita, video e album fotografici.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.