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Omega-6, confermato il ruolo positivo nella prevenzione cardiovascolare

Un nuovo studio mette in luce il ruolo positivo degli acidi grassi della serie omega-6, in particolare l’acido linoleico, per la prevenzione di eventi cardiovascolari come infarti e ictus.

È assodato che l’acido linoleico svolga un’azione positiva sul profilo lipidico, per il controllo dell’insulino-resistenza, dell’infiammazione sistemica e dei valori pressori. Tuttavia, l’effettiva utilità dell’acido linoleico e del suo principale metabolita, l’acido arachidonico nella prevenzione CV negli ultimi anni è stata messa in dubbio, soprattutto per l’interferenza con gli acidi grassi della serie omega-3. Un eccesso di omega-6, infatti, riduce l’azione positiva degli omega-3 sul metabolismo lipidico.

Gli autori della nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Circulation, hanno riesaminato i dati di 30 studi osservazionali prospettici, condotti in 13 paesi confrontando in tutti i soggetti i livelli circolanti di acido linoleico e acido arachidonico, con l’incidenza totale di eventi e mortalità cardiovascolare, di malattia coronarica e stroke.

Il livello di omega-6 è stato misurato nel tessuto adiposo, nel plasma, nei fosfolipidi plasmatici, negli esteri del colesterolo.

Nei 30 studi prospettici, in un arco di tempo medio da 2,5 a 31,9 anni, sono stati registrati 15.198 eventi cardiovascolari tra 68.659 partecipanti. Livelli più elevati di acido linoleico sono risultati significativamente associati a un rischio minore del 7% di eventi CV, del 22% di mortalità cardiovascolare e del 12% di ictus ischemico. Non si è trovata invece una correlazione significativa tra livelli di acido arachidonico ed eventi cardiovascolari.

Tutte le correlazioni sembravano indipendenti da sesso, età, etnia, livelli di omega-3, presenza di malattia diabetica, uso di statine e di aspirina nell’anno nel quale erano stati analizzati gli acidi grassi.

Gli autori concludono che livelli più elevati di circolazione in vivo e tissutali di acido linoleico sono associati a un minor rischio di eventi cardiovascolari maggiori.

Dallo studio viene quindi l’indicazione agli estensori di linee guida nutrizionali di includere il giusto apporto di omega-6 tra le raccomandazioni per una dieta sana.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.