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Tumore del polmone, un grande progetto europeo per la diagnosi precoce

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Un progetto in collaborazione tra centri oncologici e medici di famiglia di 6 paesi europei per sottoporre a screening i soggetti più a rischio, forti fumatori con più di 55 anni d’età. L’obiettivo è la diagnosi precoce per aumentare le possibilità di cura e di sopravvivenza di  una delle forme tumorali più diffuse e più difficili da trattare.

A questo scopo si sta costituendo la Rete Italiana di Screening Polmonare (RISP) un progetto cofinanziato dalla Unione Europea che mette insieme Centri Oncologici e medici di famiglia per lo screening dei soggetti più a rischio, forti fumatori con più di 55 anni d’età.

Il progetto è stato presentato a Milano a Palazzo Pirelli, sede della regione Lombardia, con la partecipazione dell’Assessore Regionale al Welfare , Giulio Gallera.

RISP è uno studio internazionale, che parte all’inizio del 2020 con l’obiettivo di arruolare, nei prossimi due anni, 24.000 forti fumatori ultracinquantacinquenni in sei diversi Stati Europei: Italia, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna. Nel nostro Paese l’obiettivo minimo è reclutare almeno 10mila partecipanti grazie al coinvolgimento diretto dei medici di famiglia della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie).

Ai soggetti reclutati sarà proposto un nuovo screening con TAC spirale a basso dosaggio (low-dose CT scan – LDCT) e alcuni biomarcatori.

In Italia la Rete è coordinata dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano attraverso un finanziamento dell’Unione Europea e con il sostegno del Ministero della Salute.

“Si calcola che in tutta Italia siano oltre 600mila i forti fumatori over 55 potenziali candidati allo screening polmonare – afferma Ugo Pastorino, Direttore della Chirurgia Toracica, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano -. E’ dimostrato come l’utilizzo della TAC spirale a basso dosaggio possa portare ad un trattamento tempestivo con una possibile riduzione della mortalità del 50%. Nonostante le nuove cure, il carcinoma polmonare rimane ancora oggi uno dei big killer nel nostro Paese. Ogni anno provoca oltre 33mila decessi ed è la seconda neoplasia più frequente tra gli uomini, la terza per le donne.”

Tra gli obiettivi che si pone la Rete Italiana di Screening Polmonare c’è anche quello di combattere il fumo, uno dei principali fattori di rischio oncologico. Da qui la necessità di coinvolgere i medici di famiglia per sensibilizzare gli italiani non più giovanissimi a smettere con questo pericoloso vizio.

“Nonostante le innumerevoli campagne informative sono ancora oltre 11,6 milioni i fumatori nel nostro Paese – ricorda Ovidio Brignoli, Vice Presidente della SIMG -. Di questi oltre il 21% è un forte fumatore in quanto consuma al giorno almeno 20 sigarette. Proprio a loro vogliamo rivolgerci perché sono le persone più esposte al rischio d’insorgenza di un tumore polmonare”.

“Dobbiamo motivarli a smettere sulla base delle informazioni sul loro stato di salute – sottolinea Gerardo Medea, Responsabile Nazionale Ricerca per la SIMG -. La TAC spirale a basso dosaggio non si limita a segnalare la presenza di eventuali neoplasie. Può mostrare anche il danno coronarico e il conseguente rischio d’infarto. E’ quindi utile anche per la prevenzione di patologie cardiovascolari o respiratorie tra cui la BPCO”.

“L’avvio della Rete Italiana di Screening Polmonare è un’ottima dimostrazione di come sia possibile svolgere in Italia ricerca medico-scientifica di livello internazionale – conclude Giovanni Apolone, Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano -. La nostra struttura coordinerà altri nove centri di elevata efficienza in campo oncologico in uno studio dal quale ci aspettiamo risultati estremamente interessanti. In tempi spesso caratterizzati da scarse disponibilità di risorse diventa fondamentale fare rete e migliorare la cooperazione tra le diverse strutture sanitarie d’eccellenza attive nel nostro Paese”.

 

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.