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occhio chirurgia

Maculopatie, impianto con mini-telescopio per recuperare la vista

Una tecnologia d’avanguardia apre nuove prospettive d’intervento per le forme gravi di maculopatia senile. Si tratta dell’impianto telescopico (SING IMTO – Smaller-Incision-New generation Implantable Miniature Telescope) che utilizza una lente intraoculare con le caratteristiche di un telescopio miniaturizzato.
L’intervento è stato recentemente eseguito presso la Clinica Oculistica dell’Università Cattolica- Policlinico Gemelli di Roma dal professor Stanislao Rizzo su tre pazienti (due uomini e una donna) affetti da grave ed avanzata maculopatia senile.L’impianto è avvenuto per la prima volta in Italia ed è tra i primi interventi del genere eseguiti al mondo.
Attualmente non è possibile ricostruire, rigenerare o trapiantare la macula e per la forma secca non esistono attualmente terapie validate, anche se vi sono diversi trial sperimentali in corso. Pertanto la lente intraoculare, con le caratteristiche di un telescopio miniaturizzato, viene impiantata nel corso di un intervento chirurgico per cataratta, al posto del cristallino opaco.
È però necessaria una accurata selezione preoperatoria per individuare quali pazienti destinare all’intervento con buone possibilità di esito. I candidati ideali sono i pazienti con forme di maculopatia atrofica secca o con gli esiti inattivi di una forma umida.
Non è possibile sottoporre alla nuova tecnica coloro che sono già stati operati per cataratta con inserimento di cristallino artificiale e non è condizione indispensabile che il paziente abbia bisogno di essere operato per cataratta.
L’intervento chirurgico comporta l’esecuzione di un’incisione più larga di quella comunemente eseguita per l’intervento per cataratta e necessita della applicazione di 2-3 punti di sutura che saranno poi rimossi dopo qualche settimana. L’intervento viene eseguito ambulatorialmente in anastesia locale.
Fondamentale per il buon esito del percorso pre e post operatorio è il ruolo degli ortottisti, sia per individuare i pazienti idonei che per l’importante fase di riabilitazione, in quanto occorre insegnare al cervello ad utilizzare la parte di retina funzionante e resa abile dal dispositivo impiantato.

Mazzacane
Danilo Mazzacane

Medico oculista - Medical writer