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Alleati per la salute, un milione di ore di volontariato

Evidenziare il valore complessivo generato dalle attività delle associazioni dei pazienti, attraverso una rendicontazione, supportata da dati concreti. Questo l’obiettivo del primo Rapporto sulla “Valorizzazione della rete dei volontari alleati per la salute”, realizzato grazie alla collaborazione di Novartis e il supporto metodologico di PwC Italia.

A questa prima edizione del Rapporto hanno partecipato cinque associazioni: Europa Donna Italia, movimento che tutela i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno, AIL Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi, Mielomi, AISC Associazione Italiana Scompensati Cardiaci, APMARR Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare.

Un milione di ore di volontariato per la salute

I numeri del rapporto, riferiti al 2021, dicono che 19.630 volontari delle cinque associazioni hanno dedicato oltre 1 milione di ore alle attività di sensibilizzazione, prevenzione e supporto ai pazienti, con più di 58.000 persone assistite. Sono state effettuate 70.000 visite gratuite da specialisti e 15.000 colloqui psicologici, mentre sono stati 223 i principali eventi di comunicazione sul territorio nazionale.

Per gli eventi di comunicazione le associazioni hanno utilizzato anche i propri canali social, con quasi 300 mila followers, per veicolare le informazioni anche verso le fasce d’età più giovani.

fonte: Rapporto sulla valorizzazione della Rete dei Volontari Alleati per la Salute

La Rete alleati per la salute

Le cinque associazioni coinvolte nel rapporto fanno parte della Rete Alleati per la salute composta da circa 70 associazioni pazienti, un’alleanza strategica che Novartis ha avviato da oltre 15 anni con l’obiettivo di sviluppare insieme soluzioni che abbiano valore e impatto sul miglioramento della vita dei pazienti cronici e sul sistema salute oltre che individuare temi d’interesse trasversali del mondo advocacy.

Rosanna d’Antona, presidente di Europa Donna Italia, sottolinea:

Le associazioni di volontariato legate alla salute hanno un ruolo importante nel nostro Paese, e questo rapporto lo evidenzia con enfasi grazie ai dati raccolti sul campo. L’idea alla base di questo progetto è quella di condividere e mettere a sistema le varie expertise delle singole associazioni per rilevare il reale supporto del volontariato sia verso i pazienti sia verso le Istituzioni e continuare in un’ottica di sempre migliori soluzioni per la salute in Italia.”

Le associazioni come pilastro del sistema sanitario nazionale

Il Rapporto è stato predisposto tenendo in considerazione le Linee guida e standard per la redazione del Bilancio sociale degli Enti del Terzo Settore previsti dal Decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che hanno fornito un quadro metodologico e normativo per definire gli obiettivi, le metriche e i criteri di rendicontazione delle attività svolte dalle organizzazioni coinvolte.

Maria Rosaria Di Somma, consigliere delegato AISC, Associazione Italiana Scompensati Cardiaci e Prevenzione Cardiovascolare, ribadisce:

L’analisi che emerge dal Rapporto mette in luce la capacità del settore di sapersi adeguare, nei tempi stabiliti, alle nuove regole normative, di essere in grado di strutturarsi a livello organizzativo, seppure secondo le diverse dimensioni e risorse, di rappresentare un segmento significativo nel contesto economico e produttivo del Paese, ma soprattutto di rappresentare uno dei pilastri su cui si basa il sistema sanitario nazionale come enunciato nella mission 5 del PNRR. In tale ultimo ruolo, il terzo settore si identifica e vuole sempre più essere un interlocutore costruttivo e propositivo delle istituzioni nelle scelte che queste sono chiamate a delineare in un momento estremamente delicato per la nostra assistenza sanitaria. L’attenta lettura del Rapporto offre una fotografia chiara del grande valore rappresentato dai tanti volontari che vi aderiscono e che sono un patrimonio per l’intero Paese”.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.