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Anche livelli minimi di attività fisica possono migliorare la salute cardiometabolica

I benefici dell’attività fisica per la salute e, in particolare, per i processi metabolici e l’apparato cardiovascolare sono noti. Altrettanto note sono le difficoltà ad ottenere l’aderenza dei pazienti a programmi impegnativi  di incremento dell’attività fisica.

Le nuove tecnologie digitali possono fornire un aiuto prezioso per identificare con maggiore precisione la relazione tra attività fisica, in diverse forme, e salute cardiometabolica. Un approccio che permetterà di erogare raccomandazioni personalizzate, per portare le persone a essere più attive, nei modi che sono a loro più congeniali e che possano essere mantenuti nel tempo.

Una valutazione del movimento con dispositivi digitali indossabili

In questo senso vanno valutati i primi risultati, pubblicati sull’European Heart Journal, del Prospective Physical Activity, Sitting and Sleep (ProPASS), piattaforma di ricerca internazionale che raggruppa diversi studi di coorte, e che ha impiegati dispositivi digitali indossabili (wereable devices) per valutare gli effetti sulla salute cardiometabolica di vari livelli di attività fisica e di postura, permettendo di stimare con precisione la quantità di moto effettiva praticata da ciascun partecipante.

La ricerca ha preso in esame un totale di oltre 15.000 persone provenienti da cinque paesi, per vedere come i movimenti nell’arco della giornata siano associati alla salute del cuore. I parametri che sono stati usati come indicatori indiretti della salute cardiometabolica sono: il BMI, la circonferenza di vita, i livelli di colesterolo HDL, il rapporto tra HDL e colesterolo totale, i livelli dei trigliceridi e dell’emoglobina glicata (HbA1c).

I ricercatori hanno identificato una gerarchia di comportamenti, che compongono una giornata tipo, constatando che il tempo speso praticando attività fisica di tipo moderato-vigoroso fornisce il miglior beneficio.

Un modello ha permesso di ipotizzare gli effetti di un cambiamento, da parte di ogni partecipante, di alcuni aspetti del proprio comportamento, ogni giorno per una settimana. Ne risulta che sostituire ai comportamenti sedentari anche solo cinque minuti di attività fisica “moderata-vigorosa”, comporta un effetto rilevabile sulla salute del cuore.

Un esempio: in una donna di 54 anni con un valore di BMI di 26,5 sostituire 30 minuti trascorsi in posizione seduta, o distesa, con un’attività moderata/vigorosa, potrebbe tradursi in una riduzione del BMI di 0,64, in una riduzione della circonferenza vita di 2,5 cm o in una riduzione dei valori di emoglobina glicata pari al 3,6%.

Secondo Jo Blodgett (Surgery & Interventional Science and the Institute of Sport, Exercise & Health dell’University College of London), primo autore dello studio:

il principale esito della ricerca è che anche piccoli cambiamenti del tipo di attività fisica possono avere un effetto positivo sulla salute del cuore, ed è importante l’intensità del movimento. I maggiori benefici osservati si riscontrano sostituendo a una attività sedentaria una corsa, una passeggiata veloce, salire le scale; sostanzialmente qualsiasi attività che aumenti la frequenza cardiaca e che acceleri la respirazione, anche se solo per un minuto o due.”

I ricercatori hanno inoltre sottolineato che, sebbene il tempo speso facendo attività vigorosa sia il modo più veloce per migliorare la salute del cuore, esistono anche altri modi per apportare benefici alle persone caratterizzate da abilità inferiori. Tuttavia, più basso è il grado di intensità del movimento, più tempo sarà necessario per osservare un beneficio tangibile.

I soggetti meno attivi, inoltre, sono quelli che ottengono i maggiori benefici cambiando le proprie abitudini, da sedentarie a un po’ più attive.

Anche piccoli interventi sul livello di attività fisica possono ridurre il rischio CV

La ricerca mostra come piccoli aggiustamenti della routine quotidiana potrebbero abbassare la probabilità di avere un attacco cardiaco o un ictus, e che rinunciare anche solo a pochi minuti di attività sedentaria, sostituendola con una moderata attività può migliorare BMI, colesterolo e circonferenza di vita e comportare benefici fisici.

Sebbene i risultati non possano essere utilizzati per stabilire un nesso di causalità tra movimento ed esiti cardiovascolari, contribuiscono ad accrescere il numero di evidenze che legano la pratica di attività fisica moderata-vigorosa, nell’arco delle 24 ore, con il miglioramento di alcuni parametri corporei; per meglio comprenderle l’associazione tra movimento ed esiti cardiovascolari è comunque necessario condurre studi a lungo termine.

Redazione

articolo a cura della redazione