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vaccinazione paziente

Reumatologia, gli specialisti raccomandano le vaccinazioni

  • Alessandro Visca
  • Sanità

I reumatologi della SIR, Società italiana di reumatologia, riuniti a Rimini per il 60° congresso nazionale della Società scientifica, che si è da poco concluso, hanno lanciato un appello per la vaccinazione dei pazienti con malattie reumatologiche.

È fondamentale evitare alcune patologie che per un malato reumatico possono essere molto più pericolose che per il resto della popolazione”

afferma il professor Gian Domenico Sebastiani, presidente della SIR, che aggiunge:

esiste un’ampia letteratura scientifica che ha dimostrato in modo inequivocabile come le malattie reumatologiche siano responsabili d’infezioni più severe. Risulta maggiore il rischio di ospedalizzazioni anche per l’influenza stagionale. Oppure, soprattutto tra le persone colpite da artrite reumatoide, il pneumococco può provocare gravi polmoniti o anche un infarto. Per i pazienti interessati dal Lupus Eritematoso Sistemico esiste invece un aumentato rischio d’infezione da HPV.

La vaccinazione anti-Covid

Gli specialisti della SIR raccomandano in modo particolare la vaccinazione anti-Covid. Nicola Ughi, dirigente medico presso la Reumatologia dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, afferma:

il paziente reumatologico va protetto il più possibile contro il SARS-CoV-2. Raccomandiamo a tutti la quinta dose che sarà disponibile in alcune Regioni, per l’intera popolazione a prescindere dall’età o dalla presenza di gravi malattie croniche. Nelle strutture sanitarie della Penisola stiamo assistendo ad un aumento di casi di persone ospedalizzate a causa del Coronavirus-19. E’ un pericolo reale che però possiamo evitare grazie all’immunizzazione.”

Carlo Alberto Scirè, professore associato di Reumatologia all’Università Bicocca di Milano aggiunge:

come SIR siamo stati i primi in Europa ad avviare un registro su Covid e malattie reumatologiche. Dal 2020 al 2021 abbiamo coinvolto e raccolto i dati di più di 1.800 pazienti con l’obiettivo di valutarne gli esiti dell’infezione rispetto alla popolazione generale. Abbiamo riscontrato come il rischio di contrarre il Covid sia leggermente maggiore, mentre la prognosi è peggiore. Vi sono tassi più alti di ospedalizzazioni o di ricorso a cure intensive in particolare per le malattie reumatologiche più severe”.

“Le vaccinazioni rappresentano uno strumento estremamente efficace di prevenzione e controllo di molte malattie – prosegue il professor Andrea Doria, presidente eletto SIR -. Vanno perciò incrementati i tassi d’immunizzazione che ora risultano ancora bassi e non solo per i nostri assistiti .Basti pensare che nell’intera popolazione italiana solo il 20% si vaccina contro l’influenza stagione che è invece fortemente raccomandata a tutti i pazienti reumatologici e caregiver. L’avvento dei farmaci biologici, oltre vent’anni fa, ha aumentato fortemente le prospettive di cura per gravi patologie che fino ad allora erano anche fatali. Per questo dobbiamo sempre più interessarci a 360 gradi della salute dei malati e quindi anche alla prevenzione delle infezioni.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.