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Esc colesterolo

Ridurre il colesterolo LDL previene gli eventi CV anche negli over 70

Una nuova ricerca ha esplorato gli effetti della riduzione dei livelli di colesterolo LDL, in prevenzione primaria, negli individui di oltre 70 anni di età. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Journal of the American College of Cardiology, ha evidenziato come, anche nei soggetti anziani, il beneficio derivante da una terapia ipolipemizzante sia paragonabile a quello ottenuto negli individui più giovani.

Attraverso dati provenienti da registri medici e amministrativi danesi, sono stati analizzati oltre 65.000 individui ultracinquantenni, privi di una storia di malattia cardiovascolare aterosclerotica. Per tutti dovevano essere disponibili due misurazioni dei livelli di colesterolo LDL (una al baseline e una entro l’anno successivo), e tutti dovevano avere iniziato un trattamento ipolipemizzante.

Obiettivo principale, quello di quantificare il tasso di eventi cardiovascolari maggiori, definiti dalla presenza di sindrome coronarica acuta, ictus non emorragico e rivascolarizzazione coronarica.

Gli effetti della terapia ipolipemizzante non sembrano dipendere dall’età

Su un totale di 65.190 partecipanti, il 75,4% apparteneva alla fascia di età 50-69 anni, il 24,6% a quella degli over 70.

La maggior parte dei soggetti aveva iniziato una terapia ipolipemizzante di intensità moderata, con una riduzione mediana del colesterolo LDL pari a 1,7 mmol/L, sia negli anziani che per i più giovani.

Nell’arco dei due anni e mezzo di follow-up, l’incidenza di eventi vascolari maggiori è risultata di 13,4 e 7,1 ogni 1000 persone/anno, negli ultra settantenni e nei soggetti di età compresa tra 50 e 69 anni, rispettivamente.

L’analisi statistica, al netto dei potenziali confounders, ha mostrato che, negli over 70, ogni riduzione dei livelli di LDL di 1 mmol/L si accompagna a una riduzione del rischio di incorrere in un evento cardiovascolare importante pari al 23% (HR: 0,77; IC al 95%: 0,71-0,83). Un risultato del tutto sovrapponibile a quello riscontrato nella classe di età inferiore (50-69 anni, con HR pari a 0,76; IC al 95%: 0,71-0,8).

In conclusione, lo studio evidenzia un beneficio clinico associato alla riduzione dei livelli di colesterolo LDL, nella prevenzione primaria degli eventi vascolari maggiori, a prescindere dall’età.

Poiché derivano da un campione rappresentativo della popolazione generale contemporanea, i risultati della ricerca potrebbero, secondo gli Autori, contribuire a informare le future linee guida e raccomandazioni, oltre che contribuire alla discussione con i pazienti più anziani circa i benefici dell’abbassamento dei livelli di colesterolo LDL. Viene tuttavia  sottolineato come i potenziali benefici in questa popolazione, fortemente caratterizzata dalla politerapia, dovrebbero essere valutati insieme ai potenziali rischi.

Redazione

articolo a cura della redazione